Il primo giorno di scuola non è uguale per tutti, anzi, è molto diverso per chi abita fuori dalle città.
Il ritorno delle lezioni in presenza, per esempio, è ancora più importante per le aree rurali dove quasi una famiglia su tre (il 32%) non dispone di una connessione a banda larga con difficoltà quindi di accesso alle lezioni on line.
È quanto emerge da una elaborazione di Coldiretti sugli ultimi dati Istat contenuti nell'indagine «Cittadini e ICT», che in occasione dell'inizio dell'anno scolastico riporta come 7,4 milioni di studenti tra i banchi delle scuole statali con l'addio alla Dad. «Solo il 76,1% delle famiglie italiane dispone di un accesso internet e appena il 74,7% ha una connessione a banda larga ma la situazione peggiora notevolmente nelle campagne con appena il 68% dei cittadini che dispone di connessione a banda larga nei comuni con meno di duemila abitanti, secondo le elaborazioni Coldiretti sulla base dell'ultima indagine Cittadini e ICT dell'Istat».
«L'emergenza - sottolinea la Coldiretti - ha reso ancora più evidenti gli insostenibili ritardi sulle infrastrutture telematiche ed è quindi strategico superare il digital divide che spezza il Paese fra zone servite dalla banda larga e altre invece no, fra città e campagne, per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire».
«La disponibilità di accessi internet ad alta capacità è importante - conclude nella sua nota Coldiretti - per ridurre l'isolamento delle aree rurali ma occorre anche
superare i ritardi infrastrutturali nelle zone di campagna dove ogni giorno i ragazzi si spostano su autobus e treni locali per raggiungere i centri più grandi dove trovano scuole e servizi spesso assenti nei piccoli Comuni».
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