La curva dei contagi s'impenna: ieri si sono registrati 32.696 positivi (erano 28.795 martedì) su 209.685 tamponi effettuati, con un tasso di positività che schizza al 15,5 per cento. Scendono di due unità i ricoverati in terapia intensiva, pari a 191, mentre sono 133 i nuovi ricoveri in area medica per un totale di 1.831 letti occupati. Registrati anche 28 decessi. A fronte del numero dei ricoveri che continua a salire, la Regione ieri ha attivato nuovi posti di degenza di cure sub acute e di degenza di comunità di livello base per pazienti Covid-19 e nuovi «setting» di cure intermedie anche per pazienti Covid negativi. «L'apertura di nuovi posti - spiega la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti - dovrà rispettare la numerosità prevista dalla programmazione regionale che si stima essere di ulteriori 400 posti di sub-acuti e ulteriori 400 fra posti di degenza di comunità di livello base per pazienti Covid e setting di cure intermedie per pazienti Covid negativi, per un totale di 800 posti».
Parallelamente la Direzione Generale Welfare ha disposto l'attivazione di nuovi posti letto di terapia intensiva destinati ai pazienti Covid sparsi su tutto il territorio regionale. Si tratta di ulteriori 78 unità in aggiunta alle attuali 185, per un totale di 263 posti letto. Aperti 4 letti al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, 2 a Bergamo est, 2 agli Spedali civili di Brescia, aperti 8 letti alla Fondazione Poliambulanza, 6 all'Asst Del Garda e 4 nuovi all'Asst Brianza e altrettanti all'Asst Valle Olona. Incrementati 5 letti all'Asst Sette Laghi, 2 all'Asst Lecco, 1 a Monza, 2 al Policlinico di Milano, 2 ai Santi Carlo e Paolo, 2 al San Raffaele, 2 a Niguarda, 1 all'Asst Fatebenefratelli Sacco. Aperti 5 nuovi posti a all'Asst Melegnano e Martesana e 4 al Policlinico San Donato, all'Asst Valcamonica e all'Asst Pavia, 6 aggiuntivi al Policlinico San Matteo di Pavia, 5 in più all'ospedale di Mantova e 4 a Cremona. Qualora si arrivasse alla saturazione di questi ulteriori posti letto, la Direzione Welfare ha anche previsto la possibilità di attivare 3 moduli, ciascuno da 15 posti letto di terapie intensive nella struttura temporanea allestita presso Fiera Milano City.
Con la delibera è stata anche autorizzata la prosecuzione delle attività erogate dai Covid hotel «per cui è stato dato mandato alle Ats di procedere alla proroga delle convenzioni attualmente in essere con strutture alberghiere risultate idonee per l'accoglienza e, ove necessario, all'attivazione di nuove convenzioni, grazie a uno stanziamento di 12 milioni di euro. Le decisioni della Giunta - si legge nel comunicato - sono state prese in base alle raccomandazioni ministeriali e in considerazione dell'evoluzione della situazione epidemiologica relativa all'attuale fase epidemica con pazienti ricoverati in ospedale con quadri clinici meno gravi rispetto al passato, in particolare nei soggetti vaccinati».
Tornano quindi in funzione i Covid hotel nell'area metropolitana (attualmente sono in quarantena un milanese su 18) che un anno fa facevano fronte ai 25mila contagi a settimana.
Quattro le strutture che erano attivate a fine novembre 2020 con gli ospiti erano arrivati a toccare quota 250 in contemporanea. Le strutture erano nate per garantire l'isolamento per chi non si trovava nelle condizioni per poterlo fare a domicilio, a Linate e nel quartiere Adriano, che si sommavano all'ospedale militare di Baggio.
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