Giochi, la Magoni in pista: "Cambieranno volto a Milano"

L'assessore, argento in slalom ai mondiali, ha fiducia nell'assegnazione: valorizzeranno tutto il territorio

Giochi, la Magoni in pista:  "Cambieranno volto a Milano"

Con Calgary impegnata nel referendum del 13 novembre e Stoccolma alle prese con la formazione del nuovo governo che potrebbe non mettere in programma l'evento sportivo a cinque cerchi, il duo italiano Milano-Cortina sembra essere sempre più in pole position nella candidatura per le Olimpiadi invernali del 2026. E se ad aprile il dossier presentato il 18 ottobre al Coni dovesse risultare vincente, l'evento sportivo per eccellenza renderebbe il capoluogo lombardo promotore di uno spirito olimpico che «è tutto da provare» e che «Milano si merita di vivere». Le parole di gioia e ottimismo sono quelle dell'assessore al Turismo della Regione lista Fratelli d'Italia, Lara Magoni. Un entusiasmo, il suo, proprio di un'ex atleta sciistica con alle spalle tre partecipazioni olimpiche e un titolo da vice-campionessa del mondo (argento in slalom speciale ai Mondiali di Sestriere 97, dietro alla connazionale Compagnoni: la più importante doppietta femminile in casa) che nel passaggio da carriera sportiva a politica vede nella candidatura milanese l'occasione perfetta per valorizzare il territorio del Belpaese: «L'Italia piace per l'affascinante legame tra Milano e le Alpi. Per questo ho fiducia che ne usciremo vincenti. E io scenderò in pista per promuovere in prima persona tutti i luoghi, anche quelli delle valli vicine, più piccoli ma non meno importanti».

«Con i cinque cerchi - continua Magoni - la città cambia volto», aprendosi a uno spirito di uguaglianza e fratellanza che da anni ormai caratterizza Milano e la sua internazionalità e che «oggi più che mai è necessario per superare un periodo storico di divisione tra i popoli». Lo sport diventa, quindi, uno strumento per «abbracciare tutto il mondo, promuovendo le altre culture attraverso le case che rappresenteranno i paesi partecipanti durante la manifestazione». Una nuova piccola «Expo» che, figlia dell'esperienza precedente, continuerebbe a generare investimenti a breve e lungo termine. «Si avranno introiti economici prima, durante e dopo, incentivando il riutilizzo degli impianti per l'organizzazione di nuovi eventi sempre in prospettiva internazionale», aggiunge l'assessore. Creare un'attrattiva mondiale, quindi, è la principale prospettiva futura che, ora, per Magoni è concretamente realizzabile e capace di generare «un'eco incredibile».

«Vivere le montagne lombarde, ieri da sportiva e oggi da assessore, è un'opportunità fantastica che mi permette di restituire al territorio ciò che lui mi ha dato tanti anni fa: le ali per volare nel mondo».

Da luogo di allenamento a mezzo di promozione turistica, le belle piste italiane, come la Stelvio a Bormio su cui la Magoni ha chiuso la carriera sportiva nel 2000, potrebbero accogliere tanti nuovi italiani campioni del mondo: «Perché gareggiare in casa è la cosa più bella e abbiamo otto anni per formare un team forte e capace di proseguire la doppietta di ori di Pyeongchang 2018».

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