L'Ortomercato, i cantieri e l'eterna emergenza sicurezza. Il viaggio in zona 4 attraversa strade difficili. E giudizi che non prevedono chiaroscuri. «Tutto è degenerato dal 2011» tuona l'opposizione. «No, lascio quartieri più sicuri e meno degradati di quelli che ho trovato» replica la presidente Loredana Bigatti (Pd) che si ricandida. Lo sfidante di centrodestra, Paolo Guido Bassi, leghista, si affida a due stelle polari: buon senso da un lato, «tolleranza zero» dall'altro. Un dirigente di Forza Italia che conosce molto bene la zona, Fabrizio De Pasquale, vede «quartieri sconvolti dai lavori di M4, con progetti nel cassetto per anni e poi partiti senza discussione, e alberi tagliati». «Corso Plebisciti è una strada morta, viale Argonne spaccata». La presidente uscente parla di «sacrifici inevitabili se si vuole il metrò». E rivendica: «Ci siamo sollevati contro gli scavi a cielo aperto, abbiamo chiesto la talpa per salvare alberi». Un'iniziativa trasversale, secondo il Pd. «Qualcuno è arrivato a rimorchio» per Bassi, che anche su un tema «di sinistra» come la partecipazione rileva: «Tutto è stato calato dall'alto e il bilancio non è stato partecipato per niente. Noi sentiremo tutti prima di decidere». Anche l'ortomercato è un'incognita. I numeri sono negativi. E la palazzina occupata da Macao è di Sogemi. «La perdita c'è stata - ammette Bigatti - la grande distribuzione si è sfilata e il rilancio è possibile nell'ottica di un mercato moderno, luogo non solo di vendita ma anche di vita. Noi abbiamo continuato a lavorare e oggi la gran parte dei problemi di legalità è risolto, fra l'altro una cancellata impedisce l'accesso agli abusivi». «Il rilancio - obietta Bassi - è solo sulla carta. Il caso è emblematico: mancanza di strategia e visione, simbolo di intenzioni rimaste tali».
Bigatti rivendica reti di associazioni e scuole. E progetti per cultura, aggregazione, sport e musica. Ma è la sicurezza il tema caldo: «Il tema esiste ma lo abbiamo affrontato». «Al mercato di piazzale Cuoco vendono permessi di soggiorno - avverte De Pasquale - se non si mette mano al tema case popolari si rischia una Moleenbek italiana». Un leghista ricandidato, Giancarlo Mariani, denuncia accattonaggi con bambini in piazza Ovidio, «abbandono di ingombranti, abusivismo e degrado». E piazzala Cuoco. La consigliera azzurra Laura Schiaffino dà battaglia a una sinistra «bloccata e che blocca». «Generale trascuratezza». «Non hanno mai voluto fare una commissione sicurezza e fra Comune e Aler si è consumata una battaglia a scapito dei cittadini». In effetti Francesco Rocca di Fdi descrive una giungla urbana in zona Molise-Calvairate. Abusivi che sfondano, porte incendiate per ritorsione, cantine adibite ad alloggi, «con istituzioni assenti». E i giovani, «italiani e stranieri», che danno vita a «ronde» convocate via whatsapp.
«Abbiamo bloccato 12 occupazioni in un anno. Chiamiamo gli ispettori». E per Bassi tolleranza zero significa «rispetto assoluto delle regole, senza concessioni a piccoli o grandi abusi per ragioni di ideologia o buonismo».
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