I prezzi in salita un boomerang per tutta Milano

Una città che è già di gran lunga la più cara d'Italia e che ormai sta diventando anche una delle più esose d'Europa, in una galoppata del caro-scontrino che avrà come effetto lo stravolgimento dei suoi utilizzatori

I prezzi in salita un boomerang per tutta Milano

Non c'è solo la benzina. Che brutta sorpresa scoprire sabato che la mezza teglia di pizza Margherita da asporto in una nota catena dal marchio made in Milano, è passata da 15 a 18 euro. Rincaro ancor più grave visto che la medesima è talmente buona da causare dipendenza in quel consumatore medio che, dopo averla divorata ancora fumante, ha fatto di conto per scoprire che siamo di fronte a un rincaro del 20 per cento. Astronomico, dunque, al pari di quello del business lunch nel ristorante in zona Cinque Giornate, del caffè nel bar con vista su Palazzo Reale e ognuno potrebbe aggiungere innumerevoli amare esperienze personali.

Ritocchi indispensabili, si giustificano gli esercenti, per cercare di tamponare i disumani rincari di materie prime e bollette di gas ed elettricità la cui origine è forse più la speculazione internazionale che le effettive conseguenze della guerra. Il che non cambia l'insopportabile salasso nei conti di imprenditori, artigiani ed esercenti. Tutto vero, viene verrebbe da rispondere, chiedendosi però se quando finalmente e auspicabilmente il conflitto tra Russia e Ucraina cesserà, i prezzi della benzina, così come della pizza e del caffè al banco torneranno a essere quelli di prima. Domanda retorica, la cui risposta è «assolutamente no».

La mezza teglia rimarrà a 18 euro, con il corollario che in tutto questo a non aumentare saranno la quasi totalità degli stipendi. Che, anzi, in molti casi saranno tagliati. Una tenaglia che sta strangolando sempre di più la classe media, quella che per mole e attitudini costituisce in gran parte la clientela dei commercianti. Che dovrebbero capire al più presto che una politica del meglio l'uovo oggi che la gallina domani è suicida. Non solo per loro, ma anche per Milano.

Una città che è già di gran lunga la più cara d'Italia e che ormai sta diventando anche una delle più esose d'Europa, in una galoppata del caro-scontrino che avrà come effetto lo stravolgimento dei suoi utilizzatori.

Non un buon affare anche per quei commercianti che, facendo lievitare i prezzi oggi, si illudono di far quadrare i conti. Non sarà così, perché ci saranno sempre un vicino di bar o un'altra città pronti a rubare clientela con offerte più convenienti. E magari, col tempo, anche altrettanto allettanti.

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