Sono già 62.895 le prenotazioni, pari al 10 per cento delle vaccinazioni per i bambini tra i 5 e gli 11 anni. Oggi alle 13 partono le somministrazioni in tutta la Lombardia: a Milano nell'hub della Fiera di viale Scarampo (gate 6, angolo viale Teodorico), coordinato dal Policlinico. «I piccoli vanno vaccinati - spiega Costantino De Giacomo, direttore del Dipartimento materno infantile dell'ospedale Niguarda - per proteggerli dalla malattia che ha già fatto 17 vittime in Italia (dati Iss). Il Covid sta infettando soprattutto i minorenni, in circa il 27/30 per cento dei casi. Se nella prime ondate i piccoli erano risparmiati dall'infezione, ora i bambini sotto i 12 anni, che sono gli unici ancora scoperti, si stanno infettando». Il motivo principe, ribadito da tutti i pediatri, è la protezione dalla malattia e dall'eventuale contagio. Poi c'è un discorso epidemiologico: «Se un terzo della popolazione è sensibile all'infezione, non potremo mai raggiungere l'immunità di gregge - spiega De Giacomo -. E i non vaccinati costituiscono un serbatoio per la moltiplicazione del virus, che origina le varianti». Quali sono gli effetti collaterali? «Quello che era stato ipotizzato come un possibile evento avverso, ovvero la miocardite nei maschi adolescenti, si è visto che è cento volte più rara rispetto alla miocardite che può insorgere con il Covid. Inoltre la miocardite da vaccino è una forma benigna che interessa la fascia degli adolescenti e si cura con antinfiammatori». Tutti i bambini devono essere vaccinati? «Si».
Per Marina Picca, presidente della Società italiana delle Cure primarie pediatriche Lombardia «i casi di Covid tra i bambini sono in aumento, dall'1,8 per cento all'inizio della pandemia siamo arrivati al 6,1 per cento tra gli 0 e i 9 anni, 10.6 per cento nella fascia 10-19». Un incremento naturale perché questa fascia di età è l'unica ancora scoperta, a fronte del fatto che la vita è ripresa quasi normalmente. «È importante proteggerli per salvaguardare il loro stato di salute fisico e il benessere complessivo che deriva anche dalla possibilità di svolgere le loro attività abituali: frequentare la scuola, le attività sportive, di gioco e le relazioni sociali». Ragionando al contrario, quali rischi corre un bambino se contrae il Covid? «Non è vero che solo i bambini con patologie rischiano di avere complicazioni da Covid, dati recenti evidenziano che anche i bambini sani possono contrarre forme gravi tali da richiedere il ricovero o il ricorso in terapia intensiva. Emergono, anche per l'età pediatrica, dati sulla persistenza di sintomi alcune settimane dopo l'infezione, sintomi quali affaticamento, mancanza di concentrazione, disturbi del sonno, e problematiche di tipo psicologico» spiega Picca. Fugati i dubbi sulla miocardite, ci sono altri rischi? «Ad oggi possiamo dire che negli Usa si contano già oltre 3 milioni di bambini tra i 5 e gli 11 anni vaccinati, senza che si siano registrati effetti collaterali importanti. Allo stesso modo è difficile poter sostenere che i vaccini, come è stato erroneamente detto, possano causare eventuali danni alla fertilità. I dati di letteratura, gli studi di farmacovigilanza confermano che non c'è alcuna influenza sulla fertilità».
Come si convincono i genitori a immunizzare i propri figli? Per Andrea Biondi direttore della Clinica pediatrica Centro Verga Monza «intanto guardando i dati: dall'inizio della pandemia sono morti 17 bambini in Italia per Covid e 110 sono finiti in terapia intensiva. E questo dato è un aspetto che mi disturba molto come pediatra. Non solo, oggi i 5-11 anni è la fascia di età che percentualmente ha il maggior numero di positivi. Se è vero che l'infezione nei bambini è asintomatica o paucisintomatica, è anche vero che i piccoli fanno una vita promiscua. E noi dobbiamo cercare di limitare al massimo le restrizioni alla loro vita per il loro benessere psicofisico».
Il vaccino è sicuro? «È importante smontare la fake news secondo cui i sieri a mRna siano sperimentali, perché si usano da tempo. Non solo, oggi i dati dei milioni di piccoli vaccinati in Usa e Israele e dei trial dimostrano che non ci sono effetti collaterali, a partire dalla miocardite».
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