Letture portfolio, workshop innovativi e interattivi, incontri con grandi fotografi, passione ed entusiasmo per la fotografia: tutto questo è Street Photo Milano.
Il primo festival internazionale di street photography meneghino, che in partnership col rinomato Miami Street Photography Festival ha portato nella capitale lombarda fotografi professionisti e appassionati da tutto il mondo, si avvia con successo alla conclusione, ma senza rallentare il ritmo.
Partito il 28 aprile allo Spazio Edit, ex sede della storica agenzia Grazia Neri, con l’esposizione dei tre grandi Alan Schaller, Rui Palha e Craig Semetko, l’evento si chiude con l’intervento del fotografo bolognesi Fulvio Bugani e un divertente print swap: un libero scambio di stampe tra street photographer (guarda le foto).
Ma alla vigilia della sua giornata conclusiva Street Photo Milano, sostenuto dai collettivi fotografici EyeGoBananas e Burn My Eye, oltre che dai media partner ilGiornale.it e GliOcchi della Guerra, continua a offrire eventi e opportunità.
La serata di sabato è infatti dedicata all’incontro e al dialogo con due grandi nomi della street photography: Nick Turpin, fondatore del collettivo iN-PUBLIC, e l’iconico street photographer di magnum Bruce Gilden, che ha reso il pubblico partecipe delle più intime storie che si celano dietro ai propri scatti.
E la serata non si conclude qui. Alle 20 sono stati infatti annunciati i vincitori del concorso Italy Photo Series, che ha sfidato gli street photographer a raccontare la realtà dell’Italia di oggi in una serie di scatti.
Le otto serie finaliste sono state messe in mostra allo Spazio Edit per tutta la durata del festival, e Mariano Silletti, il primo classificato, ha infine ricevuto in premio una prestigiosa Leica Q, strumento fotografico agognato da ogni street photographer e offerto dallo storico brand Leica, main sponsor dell’evento. Mariano Silletti avrà inoltre la possibilità di esporre i propri scatti in Leica Galerie a Miano, e oltreoceano al Miami Street Photography Festival.
"Sono felicissimo, non me lo aspettavo - dice Mariano - Si tratta di un lavoro appena cominciato sul borgo di Serra Maggiore, probabilmente destinato a scomparire. Io sono carabiniere ma fotografo da 20 anni e ora vorrei davvero portare avanti questo progetto".
Insieme a lui sul podio Tommaso Vaccarezza e Mirko Saviano, le cui serie saranno pubblicate, insieme a quella del primo classificato, sul sito di Street Photo Milano e Miami Street Photography Festival.
Alla festa di chiusura che segue la premiazione sono tutti presenti: gli organizzatori, i partner, i ragazzi di Burn My Eyes e Eyegobanans, i prestigiosi ospiti, numerosi volontari e i partecipanti al festival. L’entusiasmo e la soddisfazione per i risultati raggiunti da questa prima edizione del festival milanese sono palpabili.
"Siamo distrutti e felicissimi - ci dicono gli organizzatori Cristiano Mauri e Juan Reyes - Dietro a un evento come questo c'é moltissimo lavoro ma abbiamo avuto un team di volontari incredibile a renderlo possibile. La street photogrphy deve uscire dai suoi ambienti e raggiungere più persone possibile e Milano è stato il luogo perfetto per ottenere questo obiettivo. Sicuramente un'esperienza da ripetere, anche in altre città, per esempio già si parla di Rio".
Fra brindisi e saluti si continua a parlare di fotografia, che nel mondo degli
street photographer è sempre legata all’umanità e alla quotidianità, e per i partecipanti non c’è dubbio: l’appuntamento è per l’anno prossimo, con la seconda edizione di Street Photo Milano.Per info consulta il sito: www.streetphotomilano.org
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.