Una mozione di «censura» all'assessore ai Servizi sociali del Comune Piefrancesco Majorino. É firmata e votata in maniera bipartisan, dai consiglieri del Pdl alla Lega, Fdi e Udc al Movimento 5 Stelle ma anche Verdi e Rifondazione Comunista. Neanche alla sinistra che governa al Consiglio di Zona 7 sono piaciute le dichiarazioni dell'assessore Pd della giunta Pisapia sulla riforma del Welfare. Tanto che il malessere è stato tradotto in una mozione votata dal Parlamentino e «spedita» a Palazzo Marino. In questi mesi, è la premessa dei 30 consiglieri favorevoli al documento, al governo è in discussione un decreto legge al cui interno si tratta anche della rimodulazione degli indicatori che contribuiscono al calcolo dell'Isee, strumento indispensabile per accedere a vari servizi comunali e per stabilire le quote da pagare o l'eventuale esenzione. «L'attuale metodo - sottolineano - tra le varie incongruenze non prevede detrazioni o franchigie per le persone affette da disabilità e per le loro spese mediche e sanitarie». Il Comune, «secondo quanto dichiarato da Majorino in un articolo pubblicato da Repubblica il 18 settembre 2013, ha deciso di richiedere dal prossimo gennaio la certificazione Isee obbligatoria a chiunque chieda una prestazione di carattere sociale al Comune». I consiglieri fanno presente che almeno il futuro modello licenziato dalle Commissioni parlamentari «prevede alcuni tipi di franchigie per i disabili» ed è comunque ancora «in fase di definizione, sono numerose le perplessità e contestazioni sollevate dalle associazioni disabili».
Dunque, «non si comprende perchè Majorino abbia dichiarato di voler adottare un provvedimento di cui non si conoscono gli effetti e le ricadute e che potrebbe produrre un atto ritenuto iniquo per le fasce più deboli della popolazione». E chiedono casomai a sindaco e assessori di «intervenire sui servizi disabili, senza aspettare il nuovo modello Isee, con nuovi parametri che attutiscano il disagio per le famiglie».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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