Beppe Sala si fa vanto dell'opera di abbellimento verde di Milano, nella sua mente città green. Si pregia delle operazioni di piantumazione dei nuovi alberi in tutte le zone della città per dare nuovo respiro alla metropoli. Bell'iniziativa, non c'è che dire, se non che il sindaco forse non sa che non basta scavare una fossa e mettere a dimora un albero per dire di aver rinverdito Milano. Perché se gli alberi che vengono piantati non vengono anche innaffiati e curati, il loro ciclo vitale sarà assai breve e di verde non se ne vedrà nemmeno l'ombra. E, infatti, i cittadini sui social ne denunciano l'abbandono e, in molti casi, anche la morte, inevitabile se non vengono adeguatamente irrigati.
Forse l'amministrazione di Beppe Sala confidava nell'irrigazione naturale dell'acqua piovana? Impossibile stabilirlo, ma se così fosse, di certo le è andata male, considerando il periodo di secca e il caldo rovente di questo giugno. Ma sarebbe comunque sbagliato affidarsi esclusivamente alla natura, senza ipotizzare un piano per l'annaffiamento delle piante appena messe a dimora, che se non seguite si trasformano in steli di legno nodosi e tristi, senza foglie né frutti, che nessun contributo portano alla città. "Soldi e tempo (la risorsa più preziosa) buttati via a causa esclusivamente di incompetenza e incuria umana, qui la natura non c’entra", scrive Enrico Pluda del comitato Agiamo, acronimo di Amici giardini pubblici Montanelli.
E la scusa delle risorse finanziarie insufficienti per badare agli alberi, come sottolinea Pluda, non regge: "Non è un problema di mezzi economici, visto che gli alberi nuovi arrivano. Il fatto è che poi non vengono seguiti adeguatamente e diventano secchi. Noi ne abbiamo contati una ventina ma sono sicuramente di più. E ci domandiamo: se sono così tanti solo in questo giardino metropolitano, quanti sono in tutta Milano i piccoli alberi secchi? Sono solo ai Giardini Montanelli?". La risposta, chiaramente, è no: i giovani alberi morti non sono solo nei giardinetti di corso Venezia.
Nella pagina Facebook "Forestami e poi dimenticami" si legge la testimonianza di un cittadino che racconta le vicende vissute dagli arbusti nel suo quartiere verso la periferia: "Davanti a casa avevano piantato due anni fa un alberello. Arriva la stagione calda e lui non innaffiato muore di sete. Allora un anno fa piantano un nuovo alberello. Arriva la stagione calda e lui non annaffiato muore di sete".
E ce ne sono tante storie come queste, alberelli che i cittadini hanno rinominato serial killed perché serialmente uccisi dall'incuria di chi pensa che basti piantarli per dire che Milano è una città green.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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