Lambrate, intimidazioni contro chi denuncia nomadi e degrado

Nella notte vandalismi contro 13 auto: ieri sera i proprietari avevano denunciato il degrado nel corso di un'assemblea pubblica con il Comune

Lambrate, intimidazioni contro chi denuncia nomadi e degrado

Il clima è tesissimo, di intimidazione. A Crescenzago questa mattina tredici famiglie si sono svegliate con una sgradita sorpresa: i finestrini delle loro auto posteggiate in via Angelo Rizzoli, a due passi dal Parco Lambro, erano stati spaccati durante la notte.

Ma il dettaglio più inquietante è un altro: proprio ieri sera, nel corso di un'assemblea pubblica convocata dal Consiglio di Zona 3, gli inquilini dei caseggiati popolari "presi di mira" dai vandali - dal civico 73 al civico 87 di via Rizzoli - avevano denunciato l'aggravarsi del degrado e dell'insicurezza, spesso legate alla presenza di grandi insediamenti di nomadi, in diversi quartieri della zona, a partire da Lambrate e Rubattino.

"Ci hanno voluto mandare un messaggio chiaro, una minaccia - spiega il signor Mannino, portavoce degli inquilini di via Rizzoli - Ieri sera, in assemblea, ho denunciato il degrado al Comune e al Consiglio di zona, ma evidentemente qualcuno si è segnato il civico, perché le auto danneggiate erano parcheggiate proprio davanti a questi caseggiati." Una coincidenza molto strana, denuncia Vincenzo Viola, capogruppo per Fdi in Zona 3: "Sono solo congetture, ma non può essere che qualche simpatizzante dei rom presente in assemblea abbia preso nota degli indirizzi dei cittadini che protestavano? Perché, altrimenti, danneggiare proprio quelle macchine?"

All'angolo tra via Rizzoli e via Puricelli Guerra, denunciano i residenti, c'è una via chiusa dove stazionano rom, abusivi e spacciatori: la zona è degradata da sacchi dell'immondizia abbandonati, bombole del gas ed elettrodomestici rotti. Da anni gli abitanti chiedono al Comune di installare un archetto in ferro che impedisca l'accesso di furgoni e camper.

Proprio per discutere di questi problemi - che affliggono, in misura se possibile ancora maggiore, anche le zone intorno a piazza delle Rimembranze di Lambrate e via Rubattino - ieri sera i cittadini hanno voluto incontrare gli assessori Granelli (Sicurezza) e Maran (Politiche ambientali). In Consiglio di Zona, i due assicurano che gli interventi per arginare il degrado ci sono, rivendicando l'incremento delle presenze di Forze dell'ordine e Amsa.

Tuttavia, anche nella maggioranza di Palazzo Marino c'è chi rigetta quella "linea dell'abbracciamoli tutti" lanciata da Nichi Vendola in piazza Duomo all'indomani della vittoria di Pisapia nel 2011. Pierfrancesco Maran, per esempio, ammette che "la repressione è necessaria" e spiega che "non serve la giustizia fai da te, ma non serve nemmeno il buonismo".

I cittadini, però, non sembrano soddisfatti: "Si è passati da una situazione di degrado a una situazione di pericolo - spiegano dal comitato "Lambrate Informa" - Appena le pattuglie di polizia se ne vanno i rom ritornano a gruppi di venti e trenta." I residenti spiegano di non essere razzisti, sottolineando che "il problema non è di etnia ma di legalità". Eppure l'emergenza è reale, nei giorni scorsi un commerciante che si è rifiutato di cambiare dei soldi a un rom è stato aggredito fisicamente e sempre più donne raccontano di episodi di minacce e violenze a sfondo sessuale.

Nella replica finale, i due assessori tengono il punto e rivendicano gli interventi contro i

nomadi, promettendo maggior impegno per il futuro. Concludono ringraziando i cittadini per "il clima civile in cui si è svolta l'assemblea". Per qualcuno forse troppo civile, sembrano suggerire i vandalismi di questa notte.

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