«Legalizzi il tempio», «abbiamo bisogno di lei per salvarlo», «non esistono posti così in Italia», «in Europa sarebbe normale». É il videoappello (multilingue) lanciato al sindaco Beppe Sala dai sostenitori del «Tempio del futuro perduto», e tra loro c'è anche il rapper J-Ax. Si tratta del centro culturale autogestito nato nel febbraio 2018 dall'occupazione abusiva di alcuni spazi della Fabbrica del Vapore non utilizzati in via Luigi Nono. Lo stesso sistema adottato dal collettivo Macao, che ormai da nove anni si è piazzato nelle palazzine liberty di viale Molise e da allora non è mai stato sgomberato nonostante le numerose manifestazioni di protesta del centrodestra. Tra incontri, dj set, musica live e qualche iniziativa di beneficenza, nessuno finora ha disturbato nemmeno il «Tempio» ma il Comune ha lanciato di recente un bando per raccogliere manifestazioni di interesse a gestire la Fabbrica del Vapore e come era prevedibile c'è stato un assalto, ci sono ben sedici realtà interessate (o diciassette, sono in corso verifiche sull'orario esatto di presentazione dell'ultima busta) e il collettivo non vuol perdere il posto. E si appella al sindaco, sperando (magari) che sia sensibile al tema in campagna elettorale. Ma «non sarebbe affatto normale», a differenza di quando sostengono i supporter nel video, garantire «un salvacondotto a chi ha occupato gli spazi illegalmente», ne è convinto il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico che giusto una decina di giorni fa su questo tema ha posto un question time al vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo. Il collettivo che si era costituito con il nome «Acropoli» e poi si è ribattezzato «Nuovo Rinascimento» aveva dichiarato pubblicate che avrebbe partecipato al bando di valorizzazione dell'immobile, per ora il Comune ha raccolto manifestazioni di interesse e deciderà se procedere con la gara.
«Le amministrazioni pubbliche - sostiene De Chirico - non devono avere nessun tipo di dialogo con chi occupa spazi demaniali che vengono tolti alla fruibilità pubblica con la presunzione che occupare uno spazio abbandonato, farlo rinascere e restituire valore alla città non sia criminale, come sostiene su Facebook l'animatore del Tempio. Il Comune deve escluderli». E non cedere ad appelli.
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