Linate ha riaperto, ma senza voli. Paradossale che la data sia stata addirittura anticipata di due giorni rispetto alla scadenza naturale del decreto che avrebbe consentito la riapertura dal 15, domani. La spiegazione l’ha data Enac, dicendo che la ripresa in anticipo «è stata decisa per motivi organizzativi, in modo che il gestore (la Sea, ndr) possa predisporre, in 48 ore, un’operatività efficiente».
La decisione «coordinata tra ministero dei Trasporti ed Enac», sembrerebbe scaricare quindi una certa dose di responsabilità sulla Sea che non ribatte per evitare polemiche, ma che sarebbe stata in grado di far rifunzionare Linate non solo dal 15 luglio, ma anche dal 13: in genere, anzi, per dare
più tempo a qualcuno si rinvia una scadenza, non la si anticipa. Più pragmaticamente, Andrea Giuricin, docente di economia dei Trasporti alla Bicocca, fa notare: «È evidente che non c’è stato coordinamento efficiente tra ministero, Enac, compagnie e gestore aeroportuale».
La decisione ufficiale della riapertura il 13 è stata comunicata il 9: il problema non era tanto dell'aeroporto che infatti ieri risultava attivato, quanto delle compagnie e dei loro sistemi di prenotazioni, attivi per alcune dal 15, per nessuna dal 13.
Ieri dunque, aeroporto aperto, ma inattivo. Sui video nessuna indicazione di voli, vuoti i ceck-in, sprangati i negozi. Aperti soltanto un bar alle partenze, uno agli arrivi; 200 i dipendenti Sea in servizio. Piazzali deserti, pista malinconicamente inoperosa, fermi i bus, ritratti i finger. Deserto anche il piazzale d'ingresso, avvistato un unico taxi, qui forse per sbaglio, nessun Ncc, vuoti i parcheggi dei pullman. Solo il bus 73 non ha mai smesso, per tutto questo periodo, di andare su e giù dal centro
Per ritrovare un minimo di traffico bisognerà aspettare domani, quando tre compagnie, Lufthansa, Iberia e Air Malta, avevano già programmato sette voli nell’intera giornata. Primo decollo alle 10.40 un Lufthansa per Francoforte, primo atterraggio alle 11 un Iberia da Madrid. Tutto molto lontano dalla normalità pre-Covid che consentiva 18 movimenti all'ora, quando oggi ne sono stati autorizzati 5. Visto che l'aerostazione è oggetto di lavori di ristrutturazione, la Sea aveva suggerito – per rispettare distanze ed evitare assembramenti - non più di 3 coppie di voli all'ora, portati a 5 dalle autorità.
Alitalia, la compagnia che detiene i due terzi dei movimenti, non tornerà a Linate prima del 24 luglio, quando riprenderà a collegare la Sardegna in regime di continuità territoriale, voli che sono specificamente basati a Linate. Per tutto il resto del traffico della compagnia di bandiera si dovrà aspettare il primo agosto, data in cui i sistemi di vendita sono stati aggiornati per vendere anche Linate.
L’aeroporto cittadino è molto pregiato per la sua clientela. Spiega L'Enac: la decisione di far ripartire lo scalo al più presto è stata presa «a seguito delle richieste sia dei vettori aerei sia dei territori che vedevano preclusa l'accessibilità diretta all'area milanese».
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