Il centro islamico di viale Jenner continua a far discutere. Questa volta scende in campo Pietro Foroni, assessore regionale al Territorio e Protezione civile. «Siamo sicuri che la moschea sia conforme alla normativa sui luoghi di culto? Parlo da un punto di vista urbanistico». Il dubbio sollevato dal Pirellone è di natura tecnica perché per la burocrazia in viale Jenner ci sarebbe solo un centro culturale.
«Se l'attività di culto è regolare e continuativa - sottolinea Foroni - quello è un luogo di culto e bisogna applicare la normativa regionale sui luoghi di culto». E procedere dunque con la chiusura perché quella struttura non è prevista nemmeno nel Piano delle attrezzature religiose: «Non mi risulta che quella moschea sia nel Piano delle attrezzature religiose, né che ci siano richieste di regolarizzazione in corso» insiste l'assessore.
E se Regione non interviene direttamente per imporre la serrata spiega Foroni, è perché «In questa fase non ha potere coercitivo, deve attendere l'autunno per esprimere un parere sul PAR».
Anche il sindaco Giuseppe Sala si è espresso sull'argomento in una recente intervista in cui ha dichiarato che «chiudiamo quelle illegali, se prima apriamo quelle legali». Per il sindaco si tratta di affrontare il tema in modo diverso: «Alla fine a Milano abbiamo il 19 per cento di immigrati, che devo dire: che non riconosco che un milanese su cinque arriva da un'altra parte, o che abbiamo settantamila islamici, che devo dire che non so che l'articolo 19 della Costituzione dice che c'è libertà di culto? Pensa che non sia d'accordo con i cittadini che si lamentano o che si debbano chiudere le moschee illegali? Ma un'alternativa bisogna trovarla».
Secondo Foroni però si tratta di un ragionamento che non funziona: «Per applicare la normativa regionale non si prevede di a avere il Piano delle attrezzature religiose, già due volte, prima con la Beccalossi e poi con me, Regione ha inviato ai sindaci una circolare sul regolamento per i luoghi di culto, l'obiezione di Sala poi non sta in piedi: se costruisco una casa abusiva, il Comune non mi dice prima costruisci una casa a norma e poi sana l'abuso edilizio, ma avvia subito le pratiche per smantellare la casa abusiva».
Palazzo Marino però sul tema sembra avere la stessa decisione di quando installa telecamere antitraffico senza aver terminato le metropolitane e continuerà sulla linea di aprire prima di chiudere.
Il Piano delle attrezzature religiose però potrebbe non avere davanti a sé una strada in discesa perché in Regione non sono molti quelli a favore dell'apertura di moschee regolari. Soprattutto in un clima già teso come quello attuale.
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