Un sorpasso azzardato, un colpo di clacson e poi i pugni. Colpi da professionisti, tirati da due ex pugili a mamma e figlio dopo una lite stradale. La polizia ha indagato a piede libero due milanesi pregiudicati, per violenza privata, lesioni personali plurime, danneggiamento aggravato e favoreggiamento personale. Sono accusati di aver malmenato una madre e il figlio 17enne al culmine di un diverbio mentre si trovavano sulla strada statale 26 a Briosco in direzione Sud. Secondo quanto riporta la Polstrada, l'auto su cui erano a bordo le due vittime era stata sorpassata a destra e in modo azzardato da un'autovettura VW Golf di colore grigio. La signora, spaventata dalla manovra, d'istinto aveva suonato il clacson e «fatto i fari». Da qui il diverbio. I due aggressori hanno inseguito l'auto delle vittime e l'hanno bloccata in corsia di sorpasso. Poi sono scesi e si sono diretti verso la vettura e, uno dei due, con fare minaccioso, ha infranto il finestrino con un pugno colpendo al volto il ragazzo. Come se non bastasse, l'altro occupante ha schiaffeggiato la madre, per poi dileguarsi con il complice.
Sulla base delle indicazioni fornite dalle vittime, gli agenti della Stradale hanno effettuato i primi riscontri che, nella stessa serata, hanno portato ad individuare la VW Golf, intestata ad un cittadino incensurato, residente nel milanese. Gli investigatori hanno individuato le correlazioni tra il fittizio proprietario dell'autovettura e il reale utilizzatore, identificato in un quarantenne, pluripregiudicato, ex pugile, anch'egli residente a Milano. Nonostante l'iniziale negazione della propria responsabilità, in tarda nottata l'uomo ha ammesso di aver aggredito la vittima, senza rivelare il nome del suo complice. E' stato quindi denunciato all'autorità giudiziaria per violenza privata, lesioni personali plurime e danneggiamento aggravato, attesi i danni provocati alla vettura delle vittime e le lesioni riportate dalle persone. Nelle successive 24 ore i poliziotti della Stradale hanno identificato anche il complice un 41enne pregiudicato, anch'egli ex pugile, residente a Milano.
I due ex pugili dovranno ora rispondere di violenza privata, lesioni personali plurime, danneggiamento aggravato e favoreggiamento personale. La donna è stata dimessa con 5 giorni di prognosi e il figlio minore con 7 giorni.
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