Regole ferree contro le infiltrazioni di mafia e ndrangheta nei cantieri che realizzeranno le nuove infrastrutture lombarde. Ieri in prefettura è stato firmato un protocollo che introduce una serie di strumenti per tutelare gli imprenditori dalla morsa della criminalità organizzata. Una novità che giunge al termine di quella che è stata definita la «settimana doro delle infrastrutture», con i cantieri che stanno entrando in una fase di vitalità eccezionale. E con la possibilità, annunciata dal prefetto Gian Valerio Lombardi, di creare una «white list» di aziende per garantirne laffidabilità dal punto di vista della legalità. Principale novità del documento, sottoscritto dal governatore Roberto Formigoni e dallo stesso prefetto, è la possibilità per limpresa che ha vinto lappalto di annullare il contratto nel caso in cui si verifichino infiltrazioni mafiose. Tutti i soggetti che parteciperanno ai lavori saranno sottoposti a preventiva certificazione antimafia, assumendosi inoltre limpegno a denunciare ogni illecito alle forze dellordine.
Grazie al protocollo saranno favorite anche lincolumità sui luoghi di lavoro, la formazione del lavoratore e la creazione di un Comitato per la sicurezza allinterno di ogni cantiere. Una serie di regole indispensabili in vista di Expo, con i lavori che stanno entrando proprio ora nella fase cruciale. Come ha ricordato Formigoni, «in pochi giorni si sono susseguiti lavvio dei lavori della Brebemi, quello della linea ferroviaria Arcisate-Stabio, della terza corsia dellA9, cui si aggiunge laccordo per il completamento della MM2 fino ad Assago e limminente stipula dei nuovi contratti con le imprese ferroviarie per il trasporto regionale». Ma anche i cinque ospedali che saranno inaugurati entro la fine dellanno e i cantieri attivi nel settore edilizio e delle costruzioni, che solo a Milano sono 3.700.
Proprio per questo, ha aggiunto il governatore, «non possiamo nascondere il rischio reale di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, a cui si aggiunge anche quello di una totale elusione delle normative sulla sicurezza dei lavoratori».
E per introdurre ancora maggiori controlli, Lombardi ha ricordato che «il governo ha emanato una norma che consente di creare una lista di imprese ritenute al sicuro da influenze di tipo mafioso. Cercheremo di realizzarla anche in Lombardia, di comune accordo con le associazioni imprenditoriali, con lo scopo di tutelare le stesse aziende».
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