La Lega non ci sta. E stamattina, con un presidio davanti al tribunale a partire dalle 11.30, contesta l'udienza che si terrà negli uffici della Procura. Dove il gip Andrea Ghinetti, conferirà ai due periti Isabella Merzagora e Ambrogio Pennati l'incarico di stabilire la presunta infermità mentale del ghanese Mada «Adam» Kabobo. L'africano 31enne lo scorso 11 maggio, in zona Niguarda, ha aggredito sei persone, uccidendo tre uomini a colpi di piccone. Difeso in un primo tempo dall'avvocato d'ufficio Matteo Parravicini, da poco Kabobo ha nominato due legali di fiducia, Francesca Colasuonno e Benedetto Ciccarone, che oggi saranno presenti.
«Kabobo deve finire in galera per il resto dei suoi giorni. Nessuno provi a regalargli la scappatoia per uscire dal carcere - spiega categorico Igor Iezzi, segretario provinciale della Lega Nord di Milano e consigliere comunale, che stamattina sarà al presidio davanti al tribunale insieme all'eurodeputato del carroccio Matteo Salvini e ad altri consiglieri -. Kabobo non è un malato di mente, non è un pazzo che ha buttato dei vasi dalla finestra e, per caso, ha ucciso della gente: è solo un assassino. Mettiamolo in galera e buttiamo via le chiavi. La perizia sull'infermità mentale è una follia».
«Solo il principio della perizia è assurdo - rincara la dose Salvini -. Kabobo, per i suoi precedenti, per il suo comportamento passato, ha già dimostrato di non essere matto, ma semplicemente un omicida. Perché dobbiamo buttare tempo e denaro pubblico per sottoporlo a una perizia?»
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