Cremona prima piazza dell'era Covid. A quasi un anno dalla visita a Bergamo, Sergio Mattarella ha scelto un'altra città martire della pandemia per tornare in mezzo alla gente (distanziata e con mascherina) in quello che si preannuncia come un tour nell'Italia che esce dall'emergenza pandemica. Dopo la prima uscita a Brescia, la scorsa settimana, e quella a Palermo domenica scorsa per l'anniversario della strage di Capaci, ecco dunque la tappa cremonese per inaugurare un monumento alle vittime del virus e un nuovo campus dell'Università Cattolica. E a giugno, dopo le celebrazioni per i 75 anni della Repubblica, è già in programma una visita Milano, la terza in un mese nella regione più flagellata dalla pandemia.
Il presidente della Repubblica è arrivato nella splendida piazza Duomo, accolto dal sindaco, dal presidente della Regione e dalle altre autorità, e ha partecipato alla inaugurazione di una lapide in ricordo delle vittime del virus. Dietro le transenne, molti cittadini hanno partecipato e assistito alla cerimonia, dopo un lungo applauso seguito dall'Inno di Mameli. Un passo importante, dopo che la pandemia aveva costretto il Quirinale ad annullare le visite istituzionali in diverse città italiane, riducendo al minimo la presenza di pubblico nelle cerimonie ufficiali. Un momento significativo per una città che ha pagato un tributo altissimo al Covid, risultando nelle statistiche uno dei territorio in cui - nell'ultimo anno - l'aspettativa di vita si è ridotta maggiormente.
Distanziati, attenti e controllati dalle forze dell'ordine, decine cremonesi hanno però voluto assistere al disvelamento, da parte del Capo dello Stato, della targa che ricorda i morti di questo anno di pandemia. «La memoria è affidata a una città ferita ma al contempo sempre vitale - ha detto Fontana - Tramandiamo il nostro ricordo qui, in piazza, che è luogo d'incontro, metafora della città. Questa targa interpreta l'incontrò tra i cremonesi e quello tra futuro e memoria».
E proprio di futuro, e di rinascita, ha parlato il presidente. «Vorrei sottolineare - ha detto - che questa mia visita intende esprimere anzitutto solidarietà per le sofferenze patite. Ma, accanto a questa, la fiducia per la ripresa che si è avviata, nella convinzione che la ripresa in questo territorio, contrassegnato da tradizione culturale, da grande dinamismo produttivo e anche da questo forte senso di comunità, sarà certamente veloce ed efficace».
«La memoria dei cittadini cremonesi - ha concluso Fontana - è affidata al cuore di questa città ferita ma - al contempo - ancora vitale. Nel suo profondo senso comunitario, nella solidarietà dimostrata in questi mesi e nella strenua ricerca di un futuro di benessere e prosperità».
«Siamo in un momento di ripresa per il nostro Paese» ha sottolineato Mattarella e «la collaborazione tra tutte le realtà del Paese è indispensabile per definire nel
modo migliore, per attuare sollecitamente e con efficienza i programmi che conseguono dal Next Generation dell'Ue. La loro realizzazione tempestiva, veloce ed efficace ha bisogno del concorso di tutte le energie del Paese».
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