Il MIC ricorda Brigitte Bardot con un ciclo dei sei film più celebri

Il MIC ricorda Brigitte Bardot con un ciclo dei sei film più celebri

Bionda, affascinante e prosperosa Brigitte Bardot è un'icona sexy del Novecento, rappresentando per molti la risposta europea all'americana Marylin Monroe. E così da domani a mercoledì 10 settembre, per festeggiare un' importante compleanno della diva, ottanta primavere, il Museo Interattivo del Cinema a Milano, in viale Fulvio Testi, presenta una rassegna di sei film con protagonista la mitica attrice francese. La conturbante B. B. nasce nel 1934 e già quindicenne fa il suo esordio sulle passerelle come modella, mentre solo dodici mesi dopo conosce il regista Roger Vadim, futuro marito, che la lancia sul grande schermo con immediato riscontro di pubblico e critica. La manifestazione meneghina propone pellicole di successo, un vero e proprio itinerario «didattico» per esplorare e rivivere il personaggio Bardot in ogni sfumatura. Si comincia venerdì 5 con il lungometraggio cult «E Dio creò la donna», che l'ha resa famosa nel mondo, e si continuerà, tra dibattiti e applausi, per diverse serate. Una bomba sexy corteggiata da tutti gli uomini di Saint Tropez, italiani compresi, ma talmente bella che nessuno si fidava a fidanzarsi con lei. Prevarrà alla fine il più audace.

Sabato sarà invece proiettato un film girato da Jean Luc Godard dal titolo «Il maschio e la femmina», ambientato nella Parigi degli anni Sessanta e sullo sfondo il problema della solitudine giovanile. Il giorno successivo, domenica 7 settembre, sarà il momento della «Vita privata» di Louis Malle, storia di una ragazza che divenuta celebrità non riesce più a condurre un'esistenza normale. Praticamente una sorta di autobiografia in celluloide. Lunedì verrà proposta «La verità» di Georges Clouzot, dove B. B. interpreta una donna processata per l'omicidio del proprio amante. Vinse il premio Oscar come miglior film straniero. Martedì 9 è il turno del lungometraggio «Il disprezzo», in versione originale, che delinea la crisi di una coppia portata fino a tragiche conseguenze. La kermesse cinematografica si chiude mercoledì 10 settembre con la pellicola «La ragazza del peccato», tratta dal romanzo di George Simenon e basata sulle vicende di un avvocato alla prese con una giovane accusata di rapina che si offre in cambio del suo aiuto giuridico. Proprio nel momento di massima notorietà, fotografata e ammirata dal pianeta intero, Brigitte Bardot stupisce ancora, abbandonando nel 1972 le scene, nonché il rutilante universo dello spettacolo. Grazie a tale scelta sorprendente il suo incrollabile mito andò alle stelle.

Da allora la signora si è dedicata più alle bestie che agli umani, più alla natura che al palcoscenico, divenendo una rilevante attivista dei diritti degli animali. Dicono soggiorni la maggior parte dell'anno ancora in Provenza, ma le sue apparizioni pubbliche sono sempre più rarefatte e sfumate.

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