Si trovava ancora libero di delinquere in Italia il cittadino straniero che lo scorso mese di agosto aveva posizionato l'ago di una siringa sulla maniglia della portiera di un'auto della polizia, provocando così un serio pericolo per gli agenti di Rogoredo (Milano). È di poche ore fa, infatti, la notizia del suo arresto in seguito ad un violento episodio di rapina.
A balzare nuovamente agli onori della cronaca è lo stesso peruviano di 32 anni che alle prime luci dell'alba dello scorso 2 agosto si avvicinò ad una “pantera” della polizia parcheggiata nei pressi della stazione di Rogoredo, a poca distanza dal tristemente noto “parchetto della droga”, per lasciare un ago, con la punta rivolta verso l'alto, sulla maniglia della vettura.
Un chiaro attentato all'incolumità dei poliziotti che avrebbero successivamente dovuto utilizzare l'auto per pattugliare la zona. Per una semplice casualità, infatti, l'agente di servizio quella mattina non si era ferito, accorgendosi in tempo della presenza dell'ago.
Le indagini, avviate immediatamente, avevano portato all'individuazione ed all'arresto del pericoloso soggetto, incastrato dalle videocamere di sorveglianza presenti nella zona.
Il 32enne, che nelle immagini ricavate dai filmati indossava una maglietta scura e portava con sé una sacca di un colore giallo molto vistoso, era stato dunque fermato a poche ore di distanza dal fatto. Nel suo zaino, gli inquirenti avevano rinvenuto altre siringhe ed un paio di tenaglie.
Da qui, l'espulsione. Secondo quanto riferito dallo stesso Matteo Salvini, all'epoca ministro dell'Interno, lo straniero, denunciato per quanto commesso, era stato infatti allontanato dal nostro Paese lo scorso 5 di agosto. In qualche modo, però, il 32enne deve essere rientrato in Italia, dove ha ripreso con le proprie attività criminali.
Durante la notte di venerdì, infatti, si è reso protagonista di una violenta rapina ai danni di un ragazzo italiano di 25 anni. Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, il peruviano ha colpito insieme ad un complice intorno alle ore 4 in via Giovanni Battista Cassinis. Qui i due hanno aggredito la vittima, prendendola a calci ed a pugni fino a riuscire a portagli via il cellulare. Nonostante lo choc, il 25enne è riuscito a contattare le forze dell'ordine ed a denunciare loro l'accaduto, indicando anche la strada imboccata dai due rapinatori in fuga.
I poliziotti sono così riusciti a rintracciare in breve tempo e ad arrestare i responsabili.
Oltre al 32enne peruviano, a finire in manette è stato anche un algerino di 42 anni.Entrambi si trovano ora detenuti dietro le sbarre della casa circondariale di San Vittore di Milano con l'accusa di rapina aggravata in concorso e sono in attesa di processo.
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