Biblioteca e laboratorio culturale nel verde: a Milano sorge la Beic

Il polo culturale sorgerà nel verde di Porta Vittoria con un’area di 30mila mq. Sarà un laboratorio di informazione e cultura contemporanea: due serre con 25 milioni di libri

Biblioteca e laboratorio culturale nel verde: a Milano sorge la Beic

Non sarà una biblioteca tradizionale ma un laboratorio, un luogo di produzione culturale, con una struttura pensata per le attuali problematiche di sostenibilità ambientale. La nuova Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic), a Milano, sarà una biblioteca inclusiva, in dialogo con il contesto urbano, di ferro e vetro all’esterno e legno all’interno. Conterrà più di 25milioni di libri e, nel progetto di Onsitestudio, sorgerà su un’area complessiva di 30.000 mq. Il polo culturale contribuirà al grande progetto di recupero dell’ex macello di viale Molise, sorgerà esattamente nella zona di Porta Vittoria. Un’area milanese abbandonata che si trova tra viale Molise e via Cervignano, non distante dalla fermata del passante ferroviario di Porta Vittoria, ma anche vicino alla fermata Dateo del passante e dove è prevista una fermata della M4. Alla base del progetto ci sono quattro direttrici essenziali: una forte integrazione tra dimensione fisica e digitale, un nuovo punto di equilibrio tra fruizione e produzione culturale, un inedito ruolo per le collezioni, l’utente al centro.

La realizzazione della Beic è possibile grazie a un finanziamento di 101,574 milioni previsti nel bilancio dello Stato nell’ambito del Pnrr, con eventuali integrazioni di risorse pubbliche e private. I lavori dovranno avere inizio nel 2024 per concludersi entro il 2026.

Al concorso erano arrivate 44 proposte progettuali. A vincere il gruppo di progettisti guidati dall’architetto milanese Raffaele Lunati, docente del Politecnico e cofondatore con Giancarlo Floridi di Onsitestudio. Queste le parole di Lunati per descrivere la Beic: “Semplice, compatto, iconico, aperto, in grado di stare bene in quel luogo e di costituire un ulteriore tassello della straordinaria stagione che Milano sta vivendo in questi anni. È un progetto che prova a interpretare una nuova idea di sostenibilità, cercando di combinare le prestazioni assieme con la forma e la capacità dell’edificio di essere inclusivo, un luogo di felicità per molte persone diverse”.

Fanno parte del gruppo anche i professionisti: Manuela Fantini, Marcello Cerea, Giacomo Summa, Francesca Benedetto, Luca Gallizioli, Giancarlo Floridi, Davide Masserini, Antonio Danesi, i consulenti Silvestre Mistretta, Giuseppe Zaffino, Fabrizio Pignoloni e la collaboratrice Florencia Collo.

La commissione era presieduta da Stefano Boeri, membro rappresentante della Fondazione Beic. Ne hanno fanno parte anche Jocelyn Helen Froimovich Hes, rappresentante dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano, Rosa Maiello e Cino Zucchi in rappresentanza del Comune di Milano, Jhionny Pellicciotta per l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano.

Il progetto vincitore è stato presentato l'11 luglio 2022 a Palazzo Marino, alla presenza del sindaco di Milano Giuseppe Sala e del presidente della Fondazione Beic Francesco Paolo Tronca che afferma: “Questa volta ce l’abbiamo fatta: Milano sarà in grado di gestire al meglio la biblioteca perché questo progetto si trasformi in un polo culturale europeo che faccia da catalizzatore degli altri sistemi bibliotecari”.

Anche l’intervento del sindaco Sala ha ben evidenziato l’obiettivo: "Stiamo parlando di una struttura sostenibile che farà dell'innovazione digitale qualcosa di vivo e di vero. Un insieme di storia e di un'idea apparentemente antica, come le biblioteche, ma con una declinazione al contemporaneo e una capacità di essere parte del tessuto cittadino. E sarà il grande elemento di rivitalizzazione di quella parte di Milano".

La giuria, presieduta dall’architetto Stefano Boeri e composta dall’architetta Jocelyn Helen Froimovich Hes, dalla dottoressa Rosa Maiello, dall’ingegnere Jhionny Pellicciotta e dall’architetto Cino Zucchi, ha così motivato la scelta: “Il progetto risponde al contesto urbano, alla complessità del programma funzionale e ai valori di pregnanza formale e sostenibilità ambientale richiesti dal tema con una soluzione semplice e convincente da tutti i punti di vista”. Si legge ancora nel commento: “I vincoli del luogo sono trasformati in risorse, con un impianto spaziale capace di dialogare con la scala estesa del vuoto verde che dalla palazzina liberty arriva fino alla cintura ferroviaria e di creare un nuovo ambiente collettivo, in forte relazione con la fermata del passante su viale Molise e con la rigenerazione urbana in atto nell’ex macello”.

Il complesso si presenta con due strutture identiche, rivestite di metallo e vetro che richiamano immediatamente l’architettura industriale, due “navate” trapezoidali, che misurano rispettivamente metri 27x75 e 33 di altezza, 6 piani visibili e 2 interrati. Al piano terra l’ingresso, la Promenade, che porta a un’ampia sala a pianta rettangolare, alta 8 metri, una zona dedicata a spazi espositivi, esercizi commerciali, una caffetteria e zone per restituire i volumi. Al centro dell’edificio, interrato, si troverà un deposito robotizzato ipogeo protetto dalla luce e dalle polveri, che potrà accogliere 2,5 milioni di volumi e, data la sua posizione, servirà tutta la biblioteca.

Il volume a nord sarà il Forum, dedicato alla consultazione ma anche con sale polifunzionali, nell’altro volume dell’edificio ci saranno dipartimenti, aree con le sezioni documentali, comprese quelle digitali, le collezioni, le sale di lettura, gli uffici, le sale riunioni e le postazioni di lavoro.

Nel terzo padiglione ci sarà anche uno spazio su due livelli, l’Imaginarium, dedicato ai bambini, con giochi, esperimenti didattici e rappresentazioni e l’Auditorium, una sala interrata, con 300 posti per conferenze, concerti, spettacoli e incontri pubblici. La parte più alta del volume nord ospiterà una grande serra, il secondo volume una bellissima terrazza con sala lettura aperta tutto il giorno.

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