Scippi, escrementi, droga: la "Milano da bere" è il regno del degrado

Il consigliere azzurro Comazzi: "Girare per le strade diventa ogni giorno più pericoloso". I residenti hanno paura

Scippi, escrementi, droga: la "Milano da bere" è il regno del degrado

Paura e preoccupazione tra i residenti di una delle zone maggiormente vissute di Milano. Stiamo parlando delle vie limitrofe alla Stazione centrale, e più precisamente di via Mauro Macchi, via Scarlatti e via Benedetto Marcello, che collegano corso Buenos Aires alla stazione ferroviaria, punto di arrivo e partenza di molti pendolari e turisti anche stranieri. Noi de IlGiornale.it abbiamo deciso di fare un viaggio tra queste vie ricche di storia per avere un’idea della situazione non facile da qualche anno a questa parte. Abbiamo incontrato sia i residenti che le fondatrici del “Comitato Salviamo Benedetto Marcello”. Oltre che il consigliere comunale di Forza Italia Gianluca Comazzi.

La Milano da bere tra spaccio e prostituzione

Per avere un primo quadro dello stato in cui si trova l’intero quartiere siamo partiti da via Benedetto Marcello, una via che è vincolata dalle Belle Arti grazie ai bellissimi palazzi liberty e alle strade lastricate presenti, risalenti al 1800, che ospita però da più di 40 anni un mercato rionale. Mercato a parte, che sarebbe comunque vietato da una legge in vigore dal 1969, il problema è lo spaccio di sostanze stupefacenti, con spacciatori presenti a tutte le ore del giorno e della notte, prostitute e vendita illegale di cibo e abbigliamento dalle macchine.

A raccontarci tutto questo è stata Mara Pogliani, che insieme a Zoe Papadia ha fondato il comitato. Pogliani ha precisato che inizialmente c’erano una ventina di bancarelle ben distribuite, nate per fare reintegrare degli ex detenuti. Poi però il gesto di solidarietà è degenerato. Adesso le bancarelle sono più di duecento. Alle 6 del pomeriggio una signora residente in via Tadino è stata per ben due volte avvicinata da ladri. La prima volta il furto da parte di due finti rider era andato a buon fine, mentre la seconda la vittima, aiutata da un passante, aveva reagito ed era riuscita a salvare il cellulare e a fermare il furfante. E poi un ragazzo aggredito mentre stava tornando a casa all’interno del portone, preso a pugni per il telefono. Circa tre anni fa una ragazza, di ritorno da una serata, è invece morta accoltellata da alcuni rapinatori. La stessa Pogliani è stata derubata del portafoglio mentre stava raggiungendo il supermercato. Fortunatamente un ragazzo aveva trovato per terra i documenti, abbandonati dai ladri, e li aveva riconsegnati alla legittima proprietaria. A fine ottobre dello scorso anno un ambulante, sempre nei pressi della Stazione Centrale, era stato prima derubato e poi sfregiato da un 26enne somalo.

"A livello di sicurezza siamo messi male"

Ma gli episodi sono purtroppo infiniti. La paura è anche per i propri figli che non possono certo restare reclusi in casa. “A livello di sicurezza siamo davvero messi male” ha asserito la Pogliani che ha anche sottolineato che “le forze dell’ordine non agiscono, perché comunque chiamiamo e ci danno picche”. A eccezione del prefetto che le ha accolte raccogliendo le loro proposte, come per esempio quella di posizionare delle camionette fisse per fare da deterrente. Purtroppo inizialmente l’idea ha funzionato, ma poco dopo gli spacciatori, capendo che la loro era solo presenza, hanno continuato a perpetrare i propri affari illeciti. Pogliani ha tenuto a sottolineare che il comitato è assolutamente apartitico e non vi è nessun partito dietro. Si tratta solo di un gruppo di cittadini, più di 3mila persone, che vuole vivere in un quartiere pulito e sicuro. Pogliani ha confessato che quando esce con delle amiche per l’aperitivo poi viene riaccompagnata a casa perché non si fida a tornare da sola, e loro prendono un taxi da casa sua. “Nessuno è contro il mercato di Benedetto Marcello ma non si possono trovare gli abusivi e gente che pulisce i carciofi all’interno dell’area dei bambini”. Una volta avvertita la polizia locale, la risposta è stata che non era di loro competenza perché loro dovevano solo vigilare che fosse tutto in ordine.

"Ho paura a uscire la sera col cane"

Anche parlando con i residenti della zona la situazione non cambia. Raccontano di spaccio a tutte le ore, sia del giorno che della notte, di criminalità, odori irrespirabili, di vendita di oggetti rubati e timore a uscire di casa, anche alle 9 di sera per portare fuori il cane. Abbiamo parlato con il signor Paolo, che risiede nel quartiere, che ci ha confermato il clima notevolmente peggiorato negli ultimi tempi, in particolare per quanto riguarda episodi di criminalità. Fortunatamente il signor Paolo non ha avuto incontri in prima persona con eventuali ladri ma ha confessato che"si ha paura a uscire di casa dalle 9 di sera, e anche prima specialmente in inverno quando diventa buio presto. Evito la via Benedetto Marcello anche solo per portare a spasso il cane". Non tutti hanno come lui la fortuna di avere il box davanti a casa che come ha spiegato: "Parcheggio, attraverso la strada e sono al sicuro".

Anche il residente ha confermato che le forze dell'ordine non intervengono velocemente quando chiamate e che la camionetta, guarda caso messa proprio poco prima delle elezioni, non fa molto. Si tratta solo di presenza e non di azione. In via Petrella c'è poi uno spaccio nelle ore del giorno e gli incontri tra pusher e clienti avvengono sulle panchine del parchetto dove giocano i bambini. Mentre verso via Vitruvio lo spaccio avviene soprattutto la sera, momento in cui è meglio evitare di recarsi per una passeggiata al chiaro di luna. Il signor Paolo ha anche sottolineato la sporcizia presente "dai giardini di Petrella fino alla via Vitruvio, se si cammina si trova di tutto, qualsiasi cosa", ha precisato. Via Scarlatti è stata addirittura definita dallo stesso come "una pattumiera a cielo aperto".

"In un anno ho visto 4-5 scippi sotto casa"

Continuando a parlare di criminalità, ha portato la sua testimonianza il dr. Federico Morelli Coghi, medico odontoiatra, che vive nel quartiere da 36 anni e qualche giorno fa ha postato delle foto su Facebook denunciando i vetri rotti alla sua auto parcheggiata in via Scarlatti. Subito ha dato la colpa alla situazione della Stazione centrale, a suo dire fuori controllo da ogni punto di vista, dalla quale arrivano persone, soprattutto clandestini, che riducono i marciapiedi e le strade in una fogna a cielo aperto, con odori nauseanti. “Tra l’altro io nell’ultimo anno ho assistito ad almeno quattro o cinque scippi sotto casa, in qualsiasi momento della giornata. Sei mesi fa una mia amica è stata rapinata del telefono nel pezzo di strada che prosegue verso corso Buenos Aires: è stata fermata da due uomini non italiani che le hanno intimato di dare loro il telefono. Stessa sorte è successa a un’altra mia amica, sempre per sottrarle il cellulare”, ha raccontato Morelli sottolineando che è una situazione invivibile e che sembra di non essere in un Paese civile. Il medico ha anche tenuto a sottolineare che in quella zona il prezzo delle case varia dai 5 ai 6mila euro al metro quadro, un prezzo certo non basso se rapportato al clima di sporcizia e alla mancanza di sicurezza in cui si trovano. Anche i portinai sono schifati all’idea di dover pulire i marciapiedi che dopo poco tempo tornano sporchi e maleodoranti.

"I migranti mangiano e defecano in un monumento del 1400"

“L’altra sera stavo mettendo la moto in box e proprio lì c’erano due che erano belli tranquilli a fumarsi la loro pipa di crack” ha ricordato il medico odontoiatra ormai scoraggiato e allo stesso tempo arrabbiato per quanto avviene quotidianamente. Ma a essere rovinati sono anche monumenti storici, come per esempio la Cascina Pozzobonelli risalente al ‘400 che si trova in via Andrea Doria, raggiungibile a piedi dalla Stazione Centrale, abbandonata da anni e di proprietà del Comune. Questa opera è diventata il punto di ritrovo di gruppi di migranti che vi dormono all’interno, mangiano, urinano e defecano. Ovviamente nessun esposto è riuscito a cambiare la situazione. Morelli dalla sua finestra vede anche i giardini davanti alla stazione messi a posto e curati, peccato però che anche lì il degrado la faccia da padrone: fino a qualche mese fa c’era addirittura chi arrivava con il materasso, dormiva, e al risveglio si puliva anche le parti intime.

La negligenza della giunta Sala

Sull’argomento noi de IlGiornale.it abbiamo interpellato anche Gianluca Comazzi, consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, che ha così commentato la situazione di degrado in cui versano via Mauro Macchi e le strade limitrofe: “La negligenza della giunta Sala in termini di sicurezza e ordine pubblico è sotto gli occhi di tutti. Se la stazione Centrale è da tempo in balia di spacciatori e vagabondi, registriamo che il degrado si è esteso anche al quadrilatero compreso tra le vie Mauro Macchi e Benedetto Marcello. Ogni giorno i residenti esasperati documentano episodi di vandalismo, oltre al tanfo nauseante proveniente dalla sporcizia accumulata in via Scarlatti. Per non parlare del ‘suk’ di via Benedetto Marcello, con scambi anche di cibo cucinato e vestiti contraffatti, oltre che a fenomeni deleteri come quelli della prostituzione e dello spaccio”.

Comazzi ha poi affermato: “Mi chiedo cosa stia facendo l’assessore Granelli per garantire la sicurezza nei nostri quartieri e tutelare i residenti, che si sentono ormai prigionieri in casa loro. Dalle periferie alle zone centrali il disagio dei milanesi è palpabile e girare per le strade diventa ogni giorno più pericoloso, specialmente di sera”. Per diritto di replica abbiamo cercato di interpellare anche l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli che però non ha risposto al nostro appello. “In questi anni - prosegue l’azzurro - abbiamo chiesto a più riprese più controlli da parte delle forze dell’ordine, con l’ausilio di pattuglie miste a presidio delle zone più critiche. I nostri appelli sono sempre rimasti lettera morta”. Comazzi ha quindi concluso sottolineando come “del resto non possiamo aspettarci niente da un sindaco che per risolvere questi problemi preferisce affidarsi ai rapper, dato che a suo dire la politica conta per il 10% nella risoluzione dei problemi.

La verità è che la sicurezza non è mai stata una priorità di questa giunta e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Un vero peccato che un quartiere ricco così di fascino, di storia e con bellissimi palazzi liberty venga lasciato in mano alla criminalità e alla sporcizia.

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