Uno stabile pubblico occupato. L'ennesimo. Sempre da loro. Anche stavolta sono stati gli attivisti di sinistra prima, e un piccolo nucleo di rom poi, ad occupare un istituto scolastico, l'ex liceo Omero di via del Volga 4, a Bruzzano.
Ed è qui che stamane Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del gruppo misto, è entrata per testimoniare lo stato di degrado dell'immobile. "Le aule dell’istituto sono state trasformate dai nomadi in veri e propri mini-appartamenti con letti, tavoli da cucina, fornelli, bombole di gas, stufe, panni a stendere. Gli antagonisti di Ri-Make, prima dell’ultimo sgombero dall’ex Bnl di via Astesani avevano pure incontrato lo staff del sindaco Sala per trovare una soluzione diversa, e in effetti alla fine hanno solo spostato residenza di qualche centinaio di metri", attacca la Sardone. "I rom che vivono stabilmente nell’ex scuola mi hanno spiegato che non erano soddisfatti della vita nei campi nomadi e neanche di quella nei dormitori, così hanno preferito occupare questa enorme struttura", continua la consigliera che descrive una situazione surreale. Da una parte vivono i rom, con tanto di bambini al seguito e, dall'altra c'è il centro sociale vero e proprio dove è sorto anche un "info point" per stranieri."Qui, con la scusa della solidarietà e dell’accoglienza, questi campioni delle occupazioni organizzano pure pranzi a 3 euro e somministrano alcolici a pagamento, oltre a incontri e mercatini.
Mi piacerebbe capire perché loro possono fare quello che vogliono senza bisogno di mezzo permesso, mentre i commercianti regolari vengono multati per una fioriera fuori posto di due centimetri”, conclude la Sardone che si augura lo sgombero immediato e dell’immobile.
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