Milano come Londra? Taxi (elettrici) tutti uguali

Presentato il modello di Etioca: cambio batterie in 3 minuti e 350 km di autonomia

Milano come Londra? Taxi (elettrici) tutti uguali

I taxi ufficiali di Londra sono gli iconici black cabs, chiamati così perché sono di colore nero e spesso ricoperti da pubblicità che ne mimetizzano il colore. Ora Milano riflette e medita se far diventare anche i suoi, di taxi, iconici come quelli della City. Nulla di ufficiale al momento, s'intende, ma qualcosa allo studio c'è già.

Per il momento la città si è limitata ad ospitare la prima, in Italia, del taxi 100% elettrico di Etioca, azienda con sede a Gibilterra e fondata dall'imprenditore israeliano Mark Ishakov. Quest'ultimo, nei giorni scorsi, ha avuto colloqui con alcuni possibili investitori finanziari milanesi, tra aziende private e pubbliche. E il prodotto è stato presentato anche all'amministrazione del Sindaco Beppe Sala, che pare abbia dato una risposta positiva. Il problema, però, sarà trovare il metodo: prossimamente la città di Roma emetterà un bando per uniformare i propri taxi, c'è da capire se questa strada verrà presa anche da Milano.

Per il momento si tratta di colloqui conoscitivi, dunque non c'è allarmismo tra le sigle delle associazioni dei taxi e nemmeno tra i tassisti privati: «Il nostro prodotto è per tutti. - ammette il co-CEO di Etioca, Roberto Fiorello - è un modello di business che vuole far passare dall'idea dell'acquisto a quella del servizio». I taxi di Etioca, infatti, non sono in vendita, ma verranno dati a noleggio a tutti coloro che ne faranno richiesta: «I tassisti pagheranno 0,99 euro per ogni chilometro che percorreranno e, all'interno di questa cifra, sarà compresa la manutenzione, l'assicurazione, il lavaggio, la santificazione, l'assistenza post vendita e il costo della ricarica elettrica. - prosegue ancora Roberto Fiorello - con un costo fisso garantito, possono concentrarsi solo sulla loro attività».

La grande novità è rappresentata dall'essere una vettura elettrica con schermi pubblicitari sul tetto (gli introiti rimarranno nelle casse di Etioca) e il cambio volante delle batterie quando si scaricano, chiamato in termine tecnico «swap»: in tre minuti le batterie vengono sostituite con quelle nuove e il tassista può riprendere il suo lavoro, con un mezzo che può percorrere, con una ricarica, circa 350 chilometri (mediamente un tassista ne percorre 100 al giorno).

Ed entro la primavera del 2023, quando dovrebbe arrivare il primo taxi disegnato da Giorgetto Giugiaro, si sogna la quotazione borsa: «Entro il 2024 prevediamo l'immissione nel mercato di 10mila veicoli e anche una fabbrica sul territorio» ha concluso il fondatore Mark Ishakov. Fabbrica che potrebbe essere quella di Grugliasco, verso la dismissione dal gruppo Stellantis.

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