Dal 1969 a Novegro, Milano si svolge Militalia, "la più importante fiera italiana di cimeli di guerra". Evento affascinante che raccoglie molte partecipazione. Peccato che - come racconta La Repubblica - capiti di trovarsi davanti anche a un mercato dell'orrore.
Divise insanguinate in vendita
"Credo proprio sia sangue", spiega un venditore a un giornalista di Repubblica. E ancora "Costa 11mila euro. Ne avevo due, ma una l' ho già venduta a un museo di Vancouver". Il tutto mentre mostra le macchie di sangue sull'uniforme di un prigioniero di Dachau. L'uomo attrezzatissimo spiega che "ho anche gli zoccoli". Sulla divisa c'è anche il numero di matricola. È il 24597.
Come si legge sul quotidiano fondato da Scalfari, il venditore - sotto l'insegna "Manattini Jessica, Pietrasanta, Lu" - racconta di aver venduto a 400 euro l'uno "alcuni barattoli di Zyklon B, quello delle camere a gas". Oltre ai pezzi horror c'è molto altro: dai manganelli di Mussolini, alle giacche naziste. Fino addiritttura alle svastiche e ai busti di Hitler. Il titolare dello stand della Rbnr Militaria di Prato spiega che "l'80 per cento del nostro mercato è fatto di amanti di cimeli nazisti".
Qualcuno però storce il naso.
È il caso Marcello Pezzetti, uno dei maggiori storici della Shoah, che non commenta ma sottolinea come sia "una questione giudiziaria, prima che etica o storica: se il materiale è nazista appartiene allo Stato tedesco e quindi al Museo di Dachau, se invece proviene dalle vittime non può essere venduto senza permesso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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