Milano con «Orticola» più verde e colorata Giardini italiani al top

Piante rare e fiori da vedere: l'esposizione in via Palestro. Previsti incontri e laboratori

Viviana Persiani

Ventidue edizioni, ben più della maggiore età, a testimonianza di una iniziativa, cresciuta e consolidatasi nel tempo, con lo scopo di promuovere non solo il verde in quanto tale, ma come cultura di vita, in particolare, nel paesaggio urbano di una città «industriale» come Milano.

È la carta di identità di Orticola, la mostra mercato di florovivaismo, organizzata da Orticola di Lombardia (associazione senza scopo di lucro nata nel 1865) che prenderà il via oggi per tre giorni (fino al 7, dalle 9.30 alle 19), ospitata nei Giardini Montanelli di via Palestro, con protagoniste, per questa kermesse XXII, Le Piante Italiane per il Giardino Italiano. L'occasione, come sempre, è quella di radunare un pubblico eterogeneo in costante crescita (160 espositori in questa nuova edizione), tra associazioni di botanici e semplici collezionisti appassionati, curiosi di ammirare piante rare, di conoscere il meglio della ricerca florovivaistica, con in più la consapevolezza di dare una mano concreta visto che i proventi vengono destinati al verde cittadino.  È in quest'ottica che Orticola per Milano da quest'anno si occupa della sistemazione e della manutenzione del Giardino Perego, inaugura un nuovo ciclo quadriennale de «Le Giornate di Studi» e il Giardino di Palazzo Reale, e segue l'ampliamento degli Orti fioriti a Citylife. L'appuntamento è importante anche per la possibilità che viene data ai giovani vivaisti, una sorta di rampa di lancio, per presentare le loro creazioni, come Andrea Bassino che porterà erbacee fiorite dei nostri prati, ottenute da seme, Daniele Rigetti e la sua collezione di carnivore, Dennis Barroero e la sua quantità di frutti rari e inconsueti (come la mora di Gelso cinese, il babaco, la pitanga), solo per citare alcuni di questi giovani esordienti.

Ci sarà curiosità anche per il ritorno di Gérard Weiner, vivaista francese vincitore del premio Orticola 2016, che porterà una eccezionale collezione di piante trovate tra Italia, Spagna, Francia, Marocco, Turchia. Già dai vari ingressi, i visitatori avranno uno speciale benvenuto, come, ad esempio, il «Biancobaleno» dell'architetto paesaggista Massimo Semola (da Piazza Cavour) o «Il frutteto in giardino» per chi varca la soglia da via Palestro. Il tema di questo nuovo appuntamento sono le nostre piante, pensate per i giardini della penisola italiana.

Un argomento interessante che spingerà chi possiede uno spazio verde, a considerarlo come parte integrante della natura che lo circonda, assecondando le diversità di ambiente e vegetazione. Ecco perché Orticola ha aperto le sue porte ai vivaisti che presenteranno le varie specie, spontanee o naturalizzate, che abbelliscono le differenti zone del nostro territorio, stimolando la biodiversità vegetale e anche animale. Come spiega il Presidente di Orticola di Lombardia, Gianluca Brivio Sforza, nel suo saluto ai visitatori dell'edizione 2017, uno spazio importante avrà, quest'anno, anche Fuori Orticola: «Durante la mostra e nei giorni successivi sarà possibile visitare musei a condizioni speciali, ammirare vetrine con allestimenti particolari, seguire conferenze, laboratori, visite guidate e musica ai Giardini Pubblici Indro Montanelli. Orticola di Lombardia, in collaborazione con la Pinacoteca di Brera, ha contribuito alla nascita di una nuova rosa, Rosa Brera, un ibrido creato dal vivaio Rose Barni di Pistoia. Infine, con la storica rivista Il Giardino Fiorito, ha realizzato un numero monografico sul tema di quest'anno».

Due le giurie previste: la Giuria Botanica, che assegna lo speciale Premio Orticola con l'intento di aiutare e promuovere i vivaisti che si impegnano nella ricerca e nell'approfondimento e la giovane Giuria di Stile, composta da appassionati di piante e giardini, assidui frequentatori di Orticola, appartenenti a diversi settori della società e della cultura milanesi (per maggiori informazioni: www.orticola.org).

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