Paura lo scorso giovedì presso gli uffici dei Servizi sociali di Cesate (Milano), dove uno straniero pregiudicato ha fatto irruzione armato di coltello con la pretesa di rivedere i figli.
Con la lama rivolta contro sé stesso, l’uomo ha minacciato di uccidersi nel caso in cui la sua richiesta fosse stata respinta. “Ditemi dove sono i miei figli o mi tolgo la vita”, ha urlato il 57enne siriano alle assistenti sociali, come riportato da “Il Giorno”.
In realtà i piccoli erano stati allontanati dall’abitazione di famiglia a causa delle denunce per maltrattamenti inoltrate dalla moglie del siriano, e successivamente collocati in una struttura protetta. Fuori per un viaggio in patria, il 57enne aveva trovato l’abitazione vuota al suo rientro, cosa che aveva provocato la sua violenta reazione. Inutili i tentativi da parte delle operatrici di spiegargli quali fossero le motivazioni alla base della decisione, così come quelli fatti per tentare di ricondurlo alla ragione. Brandendo il coltello in mano l’uomo continuava infatti a minacciare di togliersi la vita.
Dopo qualche tentativo, le assistenti sociali si sono viste costrette a comporre il 112 per chiedere aiuto. I carabinieri del comando provinciale di Milano sono giunti sul posto insieme ad un’ambulanza, ed hanno da subito cercato di far ragionare il siriano.
Dopo averlo convinto a consegnare il coltello che stringeva in pugno, gli uomini dell’Arma lo hanno affidato alle cure dei sanitari del 118. Trasportato all’ospedale di Garbagnate Milanese, lo straniero è stato sottoposto a un Tso e si trova tuttora ricoverato nella struttura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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