La «Fondazione Fratelli di San Francesco d'Assisi» sta ultimando i preparativi: ci sono già le brandine, la mensa è stata ultimata. E, come previsto da settimane, domani, martedì primo novembre - e non oltre quella data - la caserma «Montello», compresa tra via Amati e via Caracciolo, in zona piazza Firenze, è pronta per aprire le porte a 300 richiedenti asilo che saranno ospiti lì per 14 mesi.
Da parte delle forze dell'ordine formalmente non ci sono timori per i due presidi, naturalmente uno opposto all'altro, che si presenteranno. «Il presidio di Lega Nord, Fratelli d'Italia, Lealtà e Azione e CasaPound, regolarmente autorizzato sarà davanti alla caserma» spiegano in questura. L'iniziativa del «comitato Zona 8 solidale», una sorta di comitato di accoglienza, ha chiesto e ottenuto da questura e prefettura invece l'autorizzazione per chiudere praticamente tutta l'area attorno alla caserma di via Caracciolo, all'incrocio con via Tolentino, dove ci sono i giardini, per montare palchi per concerti di gruppi musicali e spettacoli di teatro. Ci saranno anche numerosi gazebo con street food e vendita di generi alimentari.
I primi profughi a essere trasferiti alla Montello saranno i rifugiati che si trovano già in altri centri d'accoglienza milanesi, come quello di via Aldini a Quarto Oggiaro. Provvedimento per il quale si sono già registrate numerosi moti di protesta, compresi quelli di Casa Pound e della Lega con il leader Matteo Salvini che ha esortato le forze dell'ordine a disobbedire. Il Carroccio, infatti, è dal 6 settembre che protesta nelle vicinanze della caserma, anche se le barricate promesse quasi sicuramente non ci saranno: domani la presenza di Salvini, salvo cambiamenti dell'ultima ora, non è prevista.
Tuttavia non è escluso che tra due fazioni tanto ideologicamente lontane, nonostante i toni decisamente bassi delle ultime ore, ci possa essere qualcosa di più di qualche frizione. Domani, sul posto, infatti saranno presenti anche gli uomini del Reparto Mobile della polizia di Stato. E questo significa che, comunque, le forze dell'ordine vogliono essere pronte a ogni evenienza.
«È assurdo che una caserma venga ristrutturata per ospitare persone che a tutti gli effetti sono clandestini quando ci sono decine di migliaia di milanesi che non hanno soldi per arrivare a fine mese e in molti casi vivono in mezzo alla strada - commenta Stefano Bolognini, vice segretario provinciale della Lega -. Qui la questione non è via Aldini, via Caracciolo o il campo base di Expo, ma il fatto che migliaia di clandestini invadono Milano mantenuti dallo Stato».
Secondo quanto previsto la zona dormitorio si farà sul lato di via Caracciolo che rappresenta la parte più vecchia di tutto il complesso da 70mila metri quadrati (di cui 21mila sono al coperto); la mensa sarà invece sul lato di via Amati.
Per incoraggiare l'integrazione tra chi nel quartiere è
contrario all'arrivo dei migranti, all'interno della caserma ci sarà anche un campo da calcio a disposizione sia dei profughi che dei residenti. Ma basterà a sopire il disappunto di chi questi profughi proprio non li vuole?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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