Marta Calcagno Baldini«Questo spazio nasce come un punto d'incontro, e poteva collocarsi solo nella Milano di oggi che, grazie alle esperienze di gestione passate, è diventata una città attiva e stimolante». A parlare è Giovanni Moratti, che con la sorella Maria ha deciso nel 2007 di acquistare alle aste comunali l'intero palazzo in via Laghetto 9/11, a due passi dall'Università Statale, di renderlo uno spazio di co-housing e, al piano terra, di ricavarne la libreria e bar-bistrot, dove si possono anche assaggiare piatti caldi e freddi perlopiù vegetariani, «Colibrì». Gli ultimi due dei cinque figli di Massimo Moratti, trentenni, hanno voluto ristrutturare tutto lo stabile secondo criteri ecologici e rendendolo autosufficiente energicamente. «Questo palazzo è sotto la tutela dei Beni Architettonici confida Giovanni a nome di entrambi i fratelli - originariamente nasce come la residenza degli artigiani che lavoravano al Duomo di Milano, successivamente divenne una casa occupata». Una ristrutturazione integrale, che ora ha restituito il palazzo degli artigiani del Duomo a tutta la città anche grazie allo spazio allegro e stimolante al pianoterra quale, appunto, Colibrì: tra i vari titoli, soprattutto di narrativa, accolti in libreria (volumi nuovi e usati), si svolgono con regolarità anche presentazioni, concerti jazz e mostre: «perché, è inutile negarlo, il libro oggi è andato in crisi ammette Giovanni-. Per riavvicinare le persone alla lettura, bisogna anche creare un ambiente stimolante in cui ritrovare il senso del tempo: Colibrì vuole essere un luogo in cui poter vivere la pausa. Poter fruire magari di un'ora libera, lentamente: riscoprire un punto d'incontro tranquillo, che sia poi anche da guida per un diverso uso del tempo». Un'idea in un certo senso rivoluzionaria, che porta a fermarsi, a smettere di correre, a godere e apprezzare la cultura, la musica e il cibo in modo vivace e allegro: «Colibrì è l'oggettivazione della personalità di mia sorella e mia» dice ancora Giovanni. È qui che, tra i libri e le persone sedute al caffè, ha inaugurato proprio ieri sera, a cura di Paolo Frassa, la mostra su Corto Maltese di Hugo Pratt, l'illustratore di Rimini che è venuto a mancare nel 1995 (resterà in libreria per un mese). «Pratt è la nostra passione e grazie all'aiuto di Paolo e Romano organizziamo mostre in libreria, ricordando il loro zio e fratello Gherardo, un vero ricercatore di bellezza». Seguendo lo stile vivace e colorato del locale, la prima mostra pensata dai Moratti e Frassa per Colibrì è stata di un altro personaggio dei fumetti quale Valentina di Crepax, «una nostra passione».
A settembre è stata ospitata una mostra di giovani artisti dell'Accademia di Brera, a novembre e dicembre due rassegne sui lavori di Gherardo Frassa (la «Cina di Mao» e una sulle biciclette) e «la prossima che proporrò sarà su Altan» dice Paolo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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