Mentre la campagna vaccinale procede a gonfie vele, tanto che oggi si supereranno le 7 milioni di dosi somministrate e ci si avvicina alle 700mila iniezioni alla settimana con un incremento del 6,93 per cento sulla precedente, in Lombardia si guarda avanti e si ragiona già sull'organizzazione delle somministrazioni della terza dose, prevista per settembre. Una data più precisa verrà stabilita dopo l'incontro del ministro per la Salute Roberto Speranza con i ministri e il commissario europeo il 15 giugno: «Probabilmente ci sarà un confronto anche con le case farmaceutiche per capire la durata della copertura vaccinale e se e da quando far scattare i richiami» ha spiegato la vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratti.
Una campagna che, come è stato annunciato, sarà molto diversa dalla precedente: gli hub chiuderanno progressivamente anche per restituire le fiere e i palazzetti dello sport alle loro funzioni originarie e si lavorerà più capillarmente sul territorio coinvolgendo farmacie, medici e pediatri di base e aziende. «Se ci saranno i richiami con la terza dose le farmacie avranno un ruolo rilevante - ha anticipato la vicepresidente Moratti nel corso del suo intervento al webinar Il valore delle farmacie nello scenario post-COVID-19 in Lombardia-. Abbiamo chiesto al governo di avere indicazioni per non farci trovare impreparati. Insieme ai medici di medicina generale, le farmacie sono quelle che colmano l'ultimo miglio della campagna vaccinale».
Dopo test salivari e i 550mila i tamponi Covid effettuati, anche sull'eventuale terza dose dei vaccini anti-Covid «credo si avrà un altro accordo qualificante e importante con le farmacie». Parallelamente è stato inaugurato lunedì in via de Castillia, il primo hub vaccinale aziendale operativo in Lombardia di Unipol Gruppo. Un centro dalla capacità di mille somministrazioni al giorno, come quello che sarà allestito in via dei Missaglia, sempre a Milano. A loro ne sanno affiancati altri 20 nelle altre province, per una potenziale di circa 300mila persone.
Facendo un punto sullo stato della campagna vaccinale sono 6,63 milioni di lombardi che hanno aderito: di questi nella fascia più «delicata», quella tra i 12 e i 19 anni che conta 769.069 giovani, hanno aderito in 331.373, pari al 43 per cento. A ieri erano state somministrate 28.968 prime dosi e 8.333 seconde dosi. Nella fascia 20-29 anni (983.209 cittadini complessivi) si contano 208.951 prime dosi, 104.089 seconde dosi con un'adesione pari al 60 per cento. Leggermente superiore l'adesione tra il 1,1 milione di trentenni: pari al 65 per cento con 312.111 prime dosi somministrate e 135.475 richiami.
Nella fascia 40-49 anni che conta 1,5 milioni di lombardi hanno aderito in 1.058.4295 (13.316 prime dosi e 194.716 seconde dosi), pari al 70 per cento.
Tra i cinquantenni che sono 1,6 milioni, l'adesione è stata pari all'80 per cento con 1.069.
691 prime dosi e 287.775 richiami. Così si conta un'adesione dell'85 per cento nella fascia tra i 60 e i 69 anni e del 90 per cento tra i 70 e i 79 anni. Arriva al 96 per centro tra gli over 80 e del 100 per cento tra gli ultranovantenni.
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