Oggi vendita proibita fino alla mezzanotte per paura dei tifosi violenti

Oggi vendita proibita fino alla mezzanotte per paura dei tifosi violenti

(...)di alcolici dalle 19 di ieri alla mezzanotte di oggi in tutti i bar, i locali e le rivendite (escluse le enoteche che osserveranno l'ordinanza solo a partire dalle 14 odierne) in una zona da una lato stranamente molto ampia, dall'altro mai così selettiva.
Secondo quanto deciso dal prefetto Andreana, infatti, non si potranno vendere e quindi bere alcolici, in buona parte (ma non tutta) della zona San Siro. E per la precisione: in tutto piazzale Lotto, in via Novara, via Rubens, piazzale Brescia, viale Murillo e viale Migliara. Quindi l'elenco comprende tutte le stazioni ferroviarie, tutte le fermate della metropolitana, largo Cairoli, piazza Duomo, piazza San Babila e via adiacenti e l'aeroporto di Linate. In tutte queste vie, viali, piazze, luoghi della città il divieto vale per 29 ore consecutive. Solo nei ristoranti - ma esclusivamente durante pranzo e a cena - se qualcuno ordinerà alcolici a tavola, gli potranno essere serviti. Tuttavia, nei medesimi locali, qualora il cliente ordinasse alcol al banco del bar, secondo l'ordinanza prefettizia sarà impossibile esaudire la richiesta.
Alfredo Zini parla a nome dell'Epam, l'Associazione milanese esercizi pubblici che fa capo a Confcommercio. E ha un diavolo per capello. «E se, tanto per dirne una, i tifosi arrivano a Malpensa? Lì possono bere alcolici mentre a Linate vige il divieto?» sbotta. E ancora: «Non si possono bere alcolici in via Rubens, ma in tutta corso Vercelli sì? E poi perché l'ordinanza del prefetto non è chiara? Parla solo di locali e bar e non estende il divieto a supermercati, negozi di alimentari e distributori automatici. Si tratta di un provvedimento troppo vago e nato male. E, considerando che è stato notificato un giorno (martedì) per l'altro (il divieto è iniziato ieri alle 19, ndr) è esteso per troppe ore. Favorendo così soltanto due fenomeni negativi: la concorrenza sleale tra i locali e, soprattutto, la vendita abusiva di alcolici!».
Secondo Zini, infatti, i tifosi che vorranno ubriacarsi per fare confusione, picchiarsi o compiere atti vandalici - non quelli con a seguito moglie e figli per intenderci - troveranno il modo di farlo comunque.
«Il tifoso deciso a ubriacarsi per spaccare le vetrine, il modo di bere lo trova - continua Zini -.

Quello degli hooligans non è un problema che si risolve con una ordinanza, ma impegnandosi a non farli venire qui 48 ore prima e tenendoli d'occhio in una zona scelta ben precisa. Il divieto di vendere alcolici va applicato con una certa logica, solo in determinate zone e dalle 15 del giorno della partita in avanti».

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