Ogni giorno una tela: ecco l'arte dell'Avvento

Il calendario decembrino in piazza porta fino alla notte santa con le opere di Velasco Vitali

Marta Calcagno Baldini

A Legnano si attende la notte santa in un modo singolare: ogni sera alle 18 due maschere vestite da Babbo Natale si calano dall'alto di uno dei palazzi storici di piazza San Magno e aprono una casella del calendario dell'avvento che l'artista Velasco Vitali ha realizzato. Sotto ogni numero, una tela che è come una trapunta, si trova un'opera in tessuto di sei metri quadrati realizzata dal pittore e scultore di Bellano, classe 1960 e strettamente legato alle sue origini comasche. La città è impazzita, e tutti attendono ogni sera il momento di apertura della nuova casella: «La gente inizia a urlare il numero che sta per uscire, e questo secondo me risponde al significato più alto dell'arte: è vita, relazione, unione» commenta l'artista.

Dietro le caselle i disegni rispondono alla poetica artistica di Vitali, da sempre un attento osservatore della natura e degli animali: si vedono matite, rocce, un olivo, un lago, un gatto, tre cani, ma anche caffè, una barca, una bicicletta. Insomma elementi comuni, presenti nella vita di tutti. E qui sta il punto: «Tutti questi simboli sono importanti per me e per la mia vita, ma anche degli altri. Sono semplici, e la semplicità è l'origine, la nascita, il Natale». Un desiderio di recuperare la purezza, la semplicità, la stessa spontaneità di relazione che si forma ogni sera tra le persone in attesa dell'apertura, soprattutto sabato e domenica: «Nel weekend i Babbo Natale dopo aver svelato il disegno scendono in piazza e distribuiscono caramelle ai bambini emozionatissimi» racconta Flavio Arensi, ideatore dell'operazione nonché prossimo direttore degli spazi espositivi di Legnano: «Dopo 5 anni di assenza dal 2018 sarò di nuovo qui. L'operazione è un anticipo sulle linee guida del mio futuro lavoro: voglio portare l'arte contemporanea in mezzo alla gente, voglio che tutti possano accedervi, conoscerla, capirla». Un'idea coraggiosa che proseguirà con una mostra nella sala comunale dei cartoni originali, tecniche miste in A3, che hanno formato il calendario: «La gente deve appropriarsi di questa operazione artistica».

Durante l'anno ci saranno mostre al Castello e in vari luoghi simbolo. Mimmo Paladino ha disegnato il logo che probabilmente si ripeterà negli anni futuri: «Non so ancora a che artista potrei commissionare il lavoro per l'anno prossimo, forse uno straniero» conclude Arensi.

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