Politecnico, il nuovo campus di architettura che dialoga con la città

Inaugurato dal presidente Mattarella il restyling dell'ateneo firmato Renzo Piano

Politecnico, il nuovo campus di architettura che dialoga con la città

Un piazzale alberato sorto sulle ceneri dell'enorme parcheggio, l'abbattimento degli edifici susseguitisi nel tempo per ospitare aule e laboratori, al posto del «Sottomarino» che ospitava il vecchio laboratorio di modelli, un nuovo spazio aperto con aule studio e per la didattica. Riqualificati completamente gli edifici firmati da Giò Ponti: il Trifoglio e la «Nave» collegati ora da un continuo di spazi aperti e chiusi, con il verde a fare da tessuto connettivo capace di mettere in relazione edifici vecchi e nuovi. Eccoci al nuovo Campus di Architettura del Politecnico: un'Agorà da 9mila metri quadrati alberati, cui si aggiungono le terrazze sopraelevate, nuovi edifici per 4.200 metri quadrati che comprendono i nuovi laboratorio di modellistica LABora, la rete di laboratori per l'architettura, aule polifunzionali, spazi per la didattica e la nuova Aula Magna intitolata all'Alumnus Ingegner Gianpiero Pesenti. Parte integrante del nuovo concetto di campus la riqualificazione del campo sportivo Giuriati

Dall'idea di Renzo Piano, che qui studiò e si formò, in regalo il masterplan concettuale per il ripensamento degli spazi di via Bonardi. L'opera, realizzata in 3 anni e firmata da ODB-Ottavio Di Blasi & Partners, ha visto un investimento pubblico di 120 milioni di euro, di cui parte finanziati da Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e da una campagna di crowdfunding, che ha raccolto 6 milioni di euro. «Ci vuole un po' di coraggio per avere delle idee, basta decidere di averle. Mi rivolgo ai ragazzi del campus - l'appello del senatore a vita Renzo Piano - sono le idee che faranno di voi delle menti libere nel futuro».

«Abbiamo cercato di non costruire delle architetture protagoniste che si mettessero in contrasto con gli edifici storici - spiega Ottavio Di Blasi -, ma quello che abbiamo fatto è stato dare spazio agli studenti con 7mila metri quadrati di parterre, sedute elettrificate per studiare all'aperto e sotto gli alberi, un tessuto connettivo aperto alla città».

Unico nel suo genere nel panorama nazionale e internazionale è LABora, «un laboratorio fisico per la realizzazione dei plastici in legno, grazie alla falegnameria, e digitale con il teatro virtuale dove l'idea può essere rappresentata in maniera immersiva - spiega il rettore del Politecnico Ferruccio Resta -. Nella sezione di olografia ci si può immergere con degli occhiali particolari nell'abitato per vedere prima di realizzarlo quale sarà l'effetto del proprio progetto. L'idea ci è venuta nel laboratorio di Renzo Piano a Genova: affianco ai progetti c'è un grande spazio dove si può cominciare a costruire la fisicità dell'idea». Il Politecnico, anche con i nuovi porgetti per la didattica, come le aule attrezzate per lo speaker tracking e la collaborazione delle università del mondo, anticipa l'idea di quella che sarà l'università del domani.

«Questo campus sottolinea la proiezione verso il futuro, in sintonia con il momento che il nostro Paese sta attraversando» per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto all'inaugurazione -. Un momento di nuovo inizio, su condizioni diverse e nuove, adeguate alla realtà che si presenterà in futuro».

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