Marta Calcagno Baldini
Organizzare una mostra di fotografie sull'architettura scattate da un non-architetto, può essere una sfida. Accolta dalla Triennale di Milano, che il 25 maggio ha aperto, al primo piano di viale Alemagna 6, la mostra «Luigi Ghirri. Il paesaggio dell'architettura», a cura di Michele Nastasi, fino al 26 agosto. E in questo caso lo è, una sfida, dato che Ghirri, il fotografo emiliano (1943 di Fellegara, frazione in provincia di Reggio Emilia), oltre a non essere un architetto «quando scattava non pensava certo alle sue foto appese e incorniciate, semmai le immaginava in un libro» come ha detto Laura Gasparini, responsabile della fototeca della biblioteca Panizzi di Reggio Emilia che conserva il fondo di Ghirri e con cui la mostra in Triennale è organizzata. Due apparenti difficoltà che si rivelano due risorse, per un'esposizione che riesce entrare a fondo nella poetica del fotografo paesaggista che ha saputo raccontare l'Italia dagli anni '70 agli anni '90 (muore a soli 49 anni nel 1992): ogni ambiente è uno spazio da scoprire (allestimento di Sonia Calzoni e grafica di Pierluigi Cerri), oltre all'architettura c'è il mondo che la circonda. Ecco quindi un allestimento che richiede continui cambi di posizione, avvicinamento e allontanamento dalle opere, come se ogni luogo ritratto fosse anzitutto da apprezzare perché inserito in un determinato contesto. Arrivando in sala accoglie i visitatori una scala: quattro gradini per ammirare la mostra dall'alto, e poi scendere. Su delle basi bianche sono raccolti lavori che contraddistinguono l'opera matura del fotografo emiliano, a partire dal fondo di immagini conservate nell'archivio della rivista «Lotus International», con cui Ghirri ha collaborato dal 1983 per circa un decennio, girando per tutta l'Italia.
Fotografie appositamente piccole, a cui avvicinarsi anche per leggere le didascalie: si parte da Modena, Reggio Emilia, Rimini (i luoghi di Ghirri) per poi spostarsi a Mantova, Parma, Cesena, fino a Polignano a Mare passando per Sorrento, Matera, Trani, Capri e arrivando fino a Trento, Milano, Torino. Una sezione della mostra, dietro una griglia, racchiude poi immagini di foto di design di interni e sul corridoio laterale ci sono proiezioni e stampe originali di altri ambienti visitati dal fotografo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.