Le urla risuonano nel silenzio notturno un po’ irreale. Poco lontano dalla fermata di Precotto, metro rossa di Milano, un gruppo di ragazzi occupa un’area tecnicamente privata ma di libero accesso. Ascoltano musica ad alto volume, parlottano, gridano. Il viavai dura per lunghe ore, nonostante lì a fianco cerchino di vivere (e dormire) gli abitanti. “Questa storia va avanti da troppo tempo - dice un residente - siamo stremati”.
La zona in questione è un parcheggio interno ad un gruppo di cinque palazzi che ospitano un supermercato, uffici, una banca e qualche negozio. Siamo all’incrocio tra via Bernardo Ruccellai e viale Monza, zona Nord di Milano. Alzando lo sguardo si scorgono i cartelli pubblicitari della vicina Piazzale Loreto. Il parcheggio la notte potrebbe essere chiuso, ma resta aperto per garantire il rientro in casa di chi abita nel complesso adiacente. Così quell’area libera, un po’ nascosta dalla strada, è diventata “da oltre un mese” luogo di incontro di decine di ragazzi dediti agli schiamazzi. “Ogni sera bevono, sporcano e fumano qualche spinello”, racconta il residente. “Ma soprattutto urlano, mettono musica ad alto volume, cantano cori da stadio e a volte scattano risse tra di loro”. Il problema è che vanno avanti ad oltranza. “Arrivano intorno alle 8 e non finiscono prima delle 2 o 3 di notte”. Dormire, soprattutto per i palazzi che confinano con il parcheggio, è diventato via via più difficile. “Una volta un condomino è sceso a chiedergli di smettere e lo hanno minacciato”.
Il problema non nasce nel 2020. Anche anno scorso gli inqulini avevano realizzato una raccolta firme per provare a risolvere la situazione. Senza successo. Dal Consiglio di Zona 2 fanno sapere al Giornale.it di non aver ricevuto reclami particolari, e lo stesso affermano fonti della polizia municipale. Tempo fa dinamiche simili erano venute a crearsi in una via limitrofa, strada Privata Solone, ma ora sembra che la grana si sia spostata di qualche metro. “Nel nostro condominio giocano i bambini e non ci sentiamo tranquilli sapendo che queste persone potrebbero aggirarsi qui dentro ubriache”, continua il residente. Infatti succede che i ragazzi scavalchino il cancello o riescano ad entrare nel cortile privato del complesso. “Una volta si sono messi a tirare pugni alle serrande dei nostri garage. E la novità delle ultime settimane è che sono comparse scritte nella nostra proprietà privata”. Sui muri campeggia un eloquente “Fuck police”.
"Il colore della bomboletta è lo stesso utilizzato per deturpare i muretti del parcheggio", osserva il residente. Ed è questo che un po' preoccupa. Perché lì la scritta è ancor più chiara: "La zona è cosa nostra". E gli abitanti non sanno più cosa fare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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