«C'è chi non ha neanche messo fuori la macchinetta che vende i preservativi, per una questione di rispetto, e questi arrivano con le slot machines in faccia alla chiesa». È la reazione, che ne prende in sé tante, di uno degli esercizi commerciali di corso Garibaldi alla apertura del punto «WinCity», praticamente di fronte a San Simpliciano.
La notizia dell'imminente arrivo di orde di persone pronte a rispondere al motto «Mangia, bevi, gioca» della nuova sala scommesse non piace per tanti motivi. Primo tra tutti il decoro: la slot machine che guarda la piazza dell'antica basilica paleocristiana. E non solo: in ballo ci sarebbe anche la rispettabilità del quartiere, diventato elegante e (relativamente) tranquilla zona residenziale. «Io sono nata qui, me lo ricordo corso Garibaldi quando era frequentato da prostitute ed era considerato ambiente di malaffare - racconta uno dei residenti -. Adesso che è diventato un quartiere decoroso, non ci piace che possa diventare un postaccio». E poi «qui vicino c'è pure il centro ippico. Mi sembra un'esagerazione». Oltre al decoro, una questione di opportunità: c'è infatti la, ancora da verificare ma molto plausibile, violazione della legge regionale, secondo la quale è vietata la collocazione di apparecchi da gioco d'azzardo ad una distanza inferiore di 500metri da scuole, edifici di culto, centri ricreativi. E in corso Garibaldi, quasi per beffa, ci sono tutti e tre gli elementi: oltre alla chiesa di San Simpliciano, a pochi metri si trova la scuola di tedesco, la statale di via Palermo, l'oratorio.
Ecco allora che qualcuno si chiede come avrà fatto la nuova sala slot a ottenere i permessi: «Ai tabacchini della zona fanno storie per tenere due macchinette a gettoni», fa notare il titolare di un esercizio commerciale di corso Garibaldi. Perché questo nuovo centro invece sembra aprire senza problemi? Sulla regolarità di «Eat Drink Win» pone qualche punto di domanda Riccardo De Corato, capogruppo comunale e regionale di Fratelli d'Italia: «Presenterò un'interrogazione in Comune per chiedere perché questa distanza non venga fatta rispettare». Anche considerato che si tratta «di una zona di pregio della città, turistica e molto frequentata dai milanesi, che andrebbe tutelata e valorizzata. Non certo lasciata alla mercé del gioco d'azzardo».
Al punto che il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale cita la possibilità di interpellare la Sovrintendenza: «Essendo in presenza di un edificio di valore artistico, si può ricorrere alla tutela dei beni architettonici». Si tratta in questo senso di un caso diverso da quello di corso Vercelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.