La Ruggiero canta per il "Sogno" dei Colla

Sarà la Regina delle fate nella nuova produzione della compagnia di marionette

La Ruggiero canta per il "Sogno" dei Colla

C'è aria di fermento e novità nella Carlo Colla & Figli, attiva a Milano dalla seconda metà dell'800 eppure sempre in movimento ed evoluzione. E anche la recente scomparsa di Eugenio Monti Colla, nel novembre 2017, è un dolore da vivere nel ricordo del suo incessante lavoro tra le marionette. Non a caso sono da lui firmati la riduzione, l'adattamento e i costumi de «Il sogno di una notte di mezza estate», di Shakespeare, la nuova produzione della Compagnia che da ieri è in scena in prima assoluta al Piccolo Teatro Grassi fino al 21 giugno, primo spettacolo in Italia dopo la scomparsa del marionettista e autore. Inoltre una buona parte delle scene e dei costumi sono stati realizzati già nella nuova sede che il Comune ha affidato ai Colla, ovvero la Palazzina A2 dell'Ex Ansaldo. Date le premesse, e aspettando il Museo delle Marionette di cui si attende l'apertura sempre a ottobre nella Palazzina (50mila pezzi, comprese scene, costumi, accessori, documenti, copioni, manifesti e laboratori aperti al pubblico), i Colla, da bravi artefici dello spettacolo, non potevano che stupire il loro pubblico con un'altra inaspettata notizia.

Sarà Antonella Ruggero a cantare l'aria di Tatiana, la regina delle Fate, sposa di Oberon, Re degli elfi, nel primo atto. L'ex voce dei Matia Bazar ha conosciuto la Compagnia in occasione di un video che aveva scelto di girare nei suggestivi locali di produzione delle marionette, e alla proposta dei Colla di collaborare al «Sogno di una notte» la Ruggero ha subito accettato. Le musiche dello spettacolo, appositamente composte da Danilo Lorenzini, inoltre, sono suonate, registrate, dall'orchestra del Conservatorio di Como «Giuseppe Verdi», per una produzione che, per le scene e luci di Franco Citterio, che con Giovanni Schiavolin ha firmato anche la regia, saprà indubbiamente restituire la magia di Shakespeare. Saranno ben 11 i marionettisti a muoversi invisibili e a tenere i fili di circa 60 personaggi, che rendono la voce di 10 voci di attori coordinate da Lisa Mazzotti: dopo «La tempesta», tradotta in napoletano da Eduardo De Filippo, e dopo «Macbeth» che aveva debuttato a Chicago, la messa in scena de «Sogno di una notte di mezza estate», terzo spettacolo shakespeariano dei Colla, è stata realizzata a partire dagli appunti lasciati da Eugenio Monti Colla prima della sua scomparsa.

Una decina di fondali diversi, numerosi cambi di costume e di scena, per uno spettacolo complesso, che si basa proprio sulla metamorfosi continua degli ambienti: «Il Sogno è forse l'opera di Shakespeare più densa di fascino e di mistero -scriveva Eugenio Monti Colla-:

fascino di amori che mutano e si intrecciano in una foresta che è reale quanto sognata, abitata da creature fantastiche interpreti e artefici, a loro volta, del gioco amoroso che colpisce esseri umani e creature incantate».

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