A Salò arte "Italianissima", mostra sul nostro '900

Al Musa varie opere di Carrà, Birolli e Fontana fino a dicembre: "Percorsi per vedere un'epoca"

A Salò arte "Italianissima", mostra sul nostro '900

In attesa del «Museo del Ventennio» annunciato da Giordano Bruno Guerri, che «si farà», a Salò si saluta l'arrivo della bella stagione con «Italianissima», la mostra in omaggio all'arte italiana del 1900 al Musa-Museo di Salò, dove rimarrà fino al 9 dicembre.

Un titolo superlativo, per un'esposizione che non ha remore nel ricordare che «Tutta l'arte del Novecento parte dall'Italia, e questo va evidenziato» dice Sara Pallavicini, uno dei tre giovani curatori che con Giovanni Lettini e Stefano Morelli hanno creato tutto il progetto espositivo. Sono parte del gruppo «Contemplazioni», fondato da Vittorio Sgarbi pochi anni fa per formare dei giovani curatori per il Musa. L'idea della mostra parte dalla Collezione Alberto Della Ragione, che comprende centinaia di opere conservate nel Museo del Novecento di Firenze perché qui furono donate dal mecenate e collezionista alla sua morte. Una vita dedicata ad acquistare opere di artisti a lui contemporanei in modo da assicurarne la memoria. Secondo lo spirito di ricerca che anima il gruppo creato da Sgarbi, «si preferiscono, da esporre, lavori introvabili, cosiddetti minori ma senza i quali la storia dell'arte non andrebbe avanti» continua la Pallavicini. E infatti l'intera collezione, quasi 200 opere, era custodita nei magazzini del Museo fiorentino e quindi invisibile ai più: «Abbiamo creato il nostro progetto scientifico, scelto quali esporre e le abbiamo portate alla luce». Il che significa magari non proprio restaurarle, ma sicuramente provvedere al loro perfetto mantenimento. La mostra, tra quadri e sculture, vuole usare la collezione come testimonianza di quanto l'arte nel Novecento stesse cambiando e quindi divide i quadri e le sculture secondo diversi temi. «Questa mostra non avrebbe bisogno di un curatore volendo dice Giovanni Lettini -. In fondo le opere sono già state riunite. Noi nel sceglierle le abbiamo guardate tutte e le abbiamo radunate per temi in modo da portare il visitatore lungo un percorso nell'arte e nel modo di pensare dell'epoca». E così la prima sala è buia, e le tele invitano al raccoglimento, la meditazione (De Pisis, 1931, «San Francesco predica agli uccelli»). Come se qualcosa nell'arte e, in senso lato, nel Mondo stesse cambiando e gli artisti riuscissero a percepirlo. La seconda sala è accecante di luce, e i quadri sono ritratti: come cambia la bellezza, il concetto di raffigurazione nel ritratto. E così si continua, tra la Natura, i Paesaggi e i presagi di guerra, la donna e il suo lento mutamento nella società novecentesca. Birolli, Carrà, Campigli, Casorati, come Lucio Fontana e Giorgio De Chirico fino a Renato Guttuso, Virgilio Guidi, Carlo Levi, Piero Manzoni e altri: per una mostra che con delicatezza sa affrontare diversi temi umani e sociali, raccontando attraverso le opere esposte il XIX secolo, le sue scoperte e le sue contraddizioni. L'ultima sala è realizzata in collaborazione con la Civica Raccolta del Disegno di Salò ed espone una selezione di disegni degli artisti in mostra.

Fino al 31 maggio al Musa prosegue, sempre in tema Novecento, la mostra «Il culto del Duce (1922-1945)», che percorre un viaggio nel Fascismo e la sua arte del consenso attraverso i busti e nelle raffigurazioni di Benito Mussolini.

Se, cambiando epoca, ha appena inaugurato ancora nel Museo una nuova sezione archeologica che fa rivivere, nelle varie epoche, la storia millenaria di Salò, per tornare in tema XX secolo di può andare a Gardaland ha aperto una mostra permanente dedicata al Vate e al suo vicino Vittoriale: «Per far rivivere e portare a conoscenza di chi non lo fosse la figura di Gabriele D'Annunzio, senza che ciò crei scandalo: in fondo il ministero dei Beni Culturali è anche il ministero del Turismo» dice Giordano Bruno Guerri, direttore del Musa oltre che presidente e direttore del Vittoriale (info. Musa-via Brunati 9, Salò. Apertura ad orario continuato ore 10-19 tel. 0365-20553, www.mostraitalianissima.it).

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