Salvini carica Bernardo: "Al ballottaggio può essere già avanti"

Il leghista: "Luca ora è conosciuto da pochi e sempre più apprezzato, possibile vantaggio"

Salvini carica Bernardo: "Al ballottaggio può essere già avanti"

Qualcosa è andato storto. La convinzione si fa sempre più condivisa ed estesa: se Sala non sfonda nei sondaggi è perché non ha convinto. Un motivo ci deve pur essere, se fatica a prevalere un sindaco che in dieci anni è stato conosciuto praticamente da tutti - prima come commissario Expo e poi come inquilino quinquennale di Palazzo Marino.

E così, mentre prosegue il confronto dei sondaggi, commissionati da una parte e dall'altra, il leader della Lega, Matteo Salvini, può caricare l'intero centrodestra, prevedendo la concreta possibilità che possa davvero spuntarla Luca Bernardo, medico e candidato dello schieramento che comprende Forza Italia, Fratelli d'Italia, Milano popolare (oltre appunto alla Lega e alla lista civica del candidato).

Ieri, è stata resa pubblica una rivelazione di «Opinio Italia», secondo la quale il sindaco uscente sarebbe al 44-48% nelle intenzioni di voto, mentre il candidato del cdx, Luca Bernardo, avrebbe un margine di oscillazione compreso fra il 38 e il 42%.

Dunque, nel sondaggio (effettuato per la Rai da «Opinio Italia», su un campione di 1.000 persone maggiorenni tra il 30 agosto e il 1° settembre) la parte «alta» della forbice di Bernardo sfiorerebbe quella bassa di Sala, mentre sarebbe esclusa da ogni gioco la terza candidata, quella del Movimento 5 Stelle, Layla Pavone, ferma sotto le percentuali (già non generose) che Milano in genere concede ai «grillini»: fra il 3 e il 5%.

L'eurodeputato della sinistra Pd, Pierfrancesco Majorino, ha provato a «maramaldeggiare» un po' sui numeri: «Beppe Sala consolida la sua prima posizione - ha detto, parlando di quello che è stato il suo rivale alle primarie del 2016, in cui finì terzo - Bernardo vede diminuire il proprio consenso all'aumentare della propria notorietà».

In realtà i sondaggi in questa fase sono oscillanti, e spesso l'uso che se ne fa, rientra nella tattica. Al contrario di Majorino, il leader della Lega Matteo Salvini vede margini di crescita per il candidato del centrodestra, che in effetti ancora non è noto a una parte dei concittadini: «Luca Bernardo lo conoscono in pochi - ha detto Salvini alla presentazione della lista del Carroccio alle comunali di Milano - siamo partiti a luglio, a settembre cercheremo di essere ovunque. Sono convinto che più lo conoscono e più lo apprezzano. Non escludo di andare al ballottaggio in vantaggio». «Un sindaco al primo mandato che ha fatto un lavoro lungo cinque anni dovrebbe essere conosciuto e stimato da tutti - ha aggiunto parlando di Sala - Se è sotto il 50% vuol dire che qualcosina l'ha sbagliata».

Bernardo, intanto, lavora al programma e continua a macinare appuntamenti.

Ieri ha incontrato i cittadini in piazzale Segesta e Selinunte, soddisfatto della sua compagine: «Noi - ha detto - non cercavamo grandi nomi, ma uomini del fare, uomini della società civile, uomini dalle professioni e che fossero tutti collegati alla normalità della vita, quindi cittadini milanesi che vogliono cambiare questa città in quel sogno di coloro che non solo sono nati qui ma anche di quelli che sono venuti ad abitare facendo la scelta di vivere e abitare a Milano».

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