La legge Fornero presentava una smagliatura che stava mandando nel panico i donatori di sangue. In teoria ogni giorno (o ogni ora) di assenza dal lavoro per il prelievo sarebbero stati scalati dal calcolo della pensione, tagliando i contributi. Ma a scongiurare il rischio è intervenuto il Consiglio regionale. È stata approvata all'unanimità una mozione con cui si chiede di ristabilire tutele per chi si assenta dal lavoro per motivi socialmente rilevanti, come appunto gli iscritti Avis o chi assiste familiari con gravi disabilità.
«Con la mozione - spiega il Consiglio in una nota - si impegna la giunta regionale ad attivarsi presso il Governo per ristabilire la tutela previdenziale eliminata con la legge Fornero sulle pensioni del 2012 ai soggetti che compiono atti di imprescindibile valore sociale e di pubblica utilità».
La norma pesa quindi sui «lavoratori che si assentano dal lavoro per assistere un familiare con handicap grave, per donare il sangue, per congedi parentali, per invalidità ex legge 388/2000, per benefici amianto e disoccupazione. Secondo le nuove disposizioni, tutti questi lavoratori dovranno lavorare per un numero di giorni pari a quello delle assenze da compensare».
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