Bacchettata al Comune dal Collegio dei revisori dei conti, che approva con riserve il Bilancio di previsione 2012. Lorgano di revisione non ha risparmiato toni duri e rilievi forti su alcuni capitoli del documento contabile: nel mirino la spending review mancata e lincertezza sulle coperture di spesa dovute alle operazioni straordinarie, ovvero la cessione delle quote Sea, che Palazzo Marino è intenzionato a portare avanti ulteriormente. Una relazione che per certi versi non fa che ripetere quello che da giorni lopposizione sta cercando di far capire alla maggioranza: la spesa è troppo alta e va tagliata per ridurre la pressione fiscale. Oggi dovrebbe venire approvata - il condizionale ormai è dobbligo - da parte del consiglio comunale la delibera Irpef, così anche laccordo politico sul bilancio che si cerca da quasi una settimana dovrebbe slittare a oggi. Ancora di discutere le delibere Tarsu, Imu e il bilancio, entro il 30 giugno, deadline per il bonus governativo.
«Si segnala la necessità di riprendere e rilanciare con forza il processo di spending review» scrivono i revisori nella conclusioni a fronte «di un significativo incremento della spesa corrente rispetto al rendiconto 2011». «Lattuazione di una strutturale revisione dei flussi di spesa può essere avviata con una ripresa ed effettiva implementazione del progetto della spending review, già avviato nel 2011: la riduzione della spesa deve, in unottica di programmazione di medio e lungo periodo, entrare nel merito dei bisogni da soddisfare, dellefficacia dei servizi a ciò dedicati». Come dire: la difesa dei servizi «graziati» tout court, sbandierata dallassessore al Bilancio Bruno Tabacci non equivale necessariamente alla risposta più adeguata ai bisogni di una città che cambia. «La riduzione della spesa effettuata nel 2011 - scrivono i revisori - non si è consolidata nel bilancio di previsione 2012 che, anzi, prevede rilevanti aumenti di spesa».
«Questanno entriamo nel Giro dItalia dei virtuosi», commenta Tabacci alludendo al rispetto del patto di stabilità. Ma «il Patto di Stabilità non può essere un alibi per non affrontare i problemi in modo costruttivo», premettono i tre componenti del Collegio e «la ricerca di un equilibrio strutturale di parte corrente non è più dilazionabile». Infatti, se «sul fronte delle entrate sembrano emergere elementi di discontinuità» rispetto al recente passato con un loro «consolidamento» per «garantire un equilibrio strutturale», «sul fronte delle spese emergono elementi di continuità».
Secondo punto dolente l«instabilità e lincertezza» di alcune entrate, leggi loperazione Sea. «Si rileva ancora una volta - recita la relazione - il ricorso a operazioni di natura straordinaria a copertura della spesa corrente. Dette operazioni straordinarie generano unalea di incertezza sugli equilibri di bilancio di parte corrente...pertanto si richiede allamministrazione di procedere alleffettuazione delle sole spese urgenti ed inderogabili sino allottenimento della ragionevole certezza circa entrate incerte».
Lassessore al Bilancio? Incassa i rilievi e ammette di «non essere riuscito a portare la spending review a compimento. Le motivazioni dei revisori hanno fondamento e ci stimolano ad andare nella direzione che ci viene indicata.
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