Scontro con la Regione sul bike sharing

Granelli contesta l'obbligo di fornire guanti ma non c'è. Movida sotto esame

Scontro con la Regione sul bike sharing

Tanto tuonò che non piovve. L'assessore alla Mobilità del Comune Marco Granelli ha innescato ieri su Facebook una polemica contro la Regione. Nel mirino, l'ordinanza con cui il fgovernatore Attilio Fontana due giorni fa ha prorogato ad esempio fino al 14 giugno l'uso delle mascherine anche all'aperto in tutta la Lombardia o confermato per la stessa data la riapertura di cinema e teatri. Granelli ha contestato «alcune norme per il bike sharing che rischiano di bloccare il servizio». Spiega che in allegato è previsto che dal 4 giugno «bisogna garantire che i cittadini si igienizzino le mani o, in alternativa, fornire i guanti. Il bike sharing era tornato al 50% del servizio, aiutandoci a non saturare i mezzi pubblici e a togliere alcune auto dal traffico. Così rischiamo invece di spostare altre persone su bus e metropolitane e avere più auto in città. Usiamo piuttosto le stesse norme rese obbligatorie dal 4 maggio per treni, bus, tram e metropolitane e taxi e cioè obbligo guanti e mascherine, e pulizia periodica dei mezzi, ma senza altre prescrizioni. Perchè per il bike sharing le aziende dovrebbero fornire i guanti ai clienti e Trenord non li fornisce ai passeggeri?». L'assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi ribatte poche ore dopo: «Non comprendo le preoccupazioni dell'assessore Granelli in merito al bike sharing, che considera addirittura a rischio. Gli abbiamo già comunicato - puntualizza - che, nel rispetto delle vigenti regole di distanziamento, confermiamo che sia per bike sharing che per car sharing, in ambito comunale, valgono le stesse regole adottate per gli altri mezzi del Tpl e che pertanto l'uso di guanti e mascherine dovrà essere garantito dagli utenti stessi». Terzi sottolinea peraltro che l'ultima ordinanza recepisce le linee guida approvare all'unanimità dalla Conferenza delle Regioni apportandovi all'occorrenza correzioni più restrittive. E nel giusto bilanciamento tra le varie esigenze abbiamo applicato alle attività di noleggio la flessibilità necessaria per garantire la sicurezza sanitaria e la continuità del servizio». Tutto è bene. La precisazione è stata pubblicata dalla Regione ieri anche sul sito internet, nello spazio delle «Faq».

Il sindaco Beppe Sala ha definito «assolutamente giusta» la riapertura dei confini nazionali a partire dal 3 giugno, anche se «nessuno di noi sa come evolverà la pandemia quindi bisogna essere pronti a ogni situazione, ma adesso è il momento di ridare ossigeno al lavoro». E la movida del weekend è tenuta sotto stretta sorveglianza.

Per limitare gli assembramenti lunedì scorso Sala ha vietato con un'ordinanza la vendita e il consumo di alcolici d'asporto dopo le 19, «vedo che qualche risultato lo sta portando - ha commentato ieri -, vediamo cosa succederà nel fine settimana, disponibilissimo poi a ritornare sui miei passi».

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