Marta Calcagno Baldini
Un teatro che ha compiuto 220 anni nel 2016 e che ancora è in grado di convincere con produzioni che sanno raccontare il presente.
Siamo al Filodrammatici, piccola grande sala dietro alla Scala dove fino a domani ci sarà «La scuola delle scimmie», ultima drammaturgia e regia di Bruno Fornasari, condirettore del teatro con Tommaso Amadio, qui in scena come attore. Il tema affrontato è quello del fanatismo, in particolare religioso: in uno scambio continuo di epoche e situazioni si approfondiscono due casi paragonabili nonostante la distanza epocale che li separa. Da un lato la storia di John Thomas Scopes, professore supplente di biologia nel Tennessee che, nel 1925, commette il grave errore di insegnare la teoria dell'evoluzione di Darwin a scuola. Per l'America conservatrice e bigotta dell'epoca ha violato il Butler Act, una legge voluta dalla maggioranza cristiano-conservatrice dello stato, che vietava l'insegnamento della teoria dell'evoluzione di Darwin ai ragazzi. Dall'altro il caso italiano, del 2015, del professore di scienze naturali che torna ad insegnare nel suo quartiere d'origine in periferia come supplente. Le aumentate differenze di etnia e religione tra gli alunni di una classe di oggi possono essere una bomba pericolosa, e lo stesso professore è coinvolto e sensibile all'argomento avendo perso un fratello che si è convertito all'Islam ed è partito per la Siria.
Le due storie vere, di ieri e di oggi, si incrociano, in una maestria sorprendente degli attori e anche degli altri elementi di uno spettacolo, quali la scenografia e i costumi, che cambiano di volta in volta a seconda dell'epoca e la storia. Per esprimere il pericoloso senso finale dello spettacolo: l'ignoranza a volte prevale, dando valore a pregiudizi e fanatismi che testimoniano solo la paura dell'umanità davanti all'ignoto.
Del resto Fornasari è uno dei pochi autori che stanno ottenendo un riscontro anche all'estero dato che, tra le varie drammaturgie che ha scritto, è anche di girotondo.com», testo che è stato ripreso da Luis Pasqual per il Teatre Lliure di Barcellona.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.