Camilla Rocca
Sboccia la bella stagione e non esiste lusso più grande che una cena sotto le stelle, sotto un pergolato tra edere e gelsomini. Anche in piena città: vediamo dove.
ROMANTICI
Arredi rustici e un'ariosa veranda-gazebo, che unisce l'atmosfera romantica della trattoria Al Garghet, nella periferia sud di Milano, con la sua specialità la cutuleta del Garghet, dove i grandi classici dello chef Omar Allievi sono garanzia di una sicurezza gastronomica che spesso sfocia in conquista. Sempre in quella zona anche il giardino di Shambala ha fatto innamorare coppie di ogni età con i suoi colori e i sapori mediorientali trasposti in una vecchia cascina lombarda. Tra i ristoranti più storici di Milano, La Brisa è sempre una garanzia, a due passi dagli scavi delle terme romane e con vista sul palazzo imperiale di Massimiano, è un successo tra gli appassionati di buon cibo e storia antica. Il giardino del Ratanà è quasi contiguo alla nuova biblioteca degli alberi, nel quartiere di Porta Nuova: il luogo perfetto per provare dei classici totalmente da fine dining con la cucina di Cesare Battisti. Il nuovo bistrot Clotilde Brera affascina i buongustai e gli amanti della mixology: questa nuova apertura che guarda la romantica Piazza San Marco a Brera fa battere il cuore a molti, e non solo per i piatti dello chef Domenico Della Salandra e i cocktail del bartender Filippo Sisti. Molto romantico e appartato, tra fiori, piante e i piatti degli allievi della scuola di cucina Food Genius Academy, che ha sede poco distante: da Al Cortile c'è tutta la romanticità delle prime cotte sui banchi di scuola, all'interno degli ampi cortili di un complesso vecchia Milano a due passi dall'Università Bocconi. Un grande giardino interno a due passi da Montenapoleone: è il ristorante Don Lisander che attira turisti curiosi ma anche tanti milanesi DOC che amano la cucina verace e meneghino, senza sconti di alcun genere. Da provare qui assolutamente il risotto e la cotoletta alla milanese, tra le migliori della città. Romantica (e trendy) la Rosticceria Giacomo in via Sottocorno. Sotto il suggestivo pergolato a ridosso di via Lincoln, la Gastronomia è un piccolo ristorante, con servizio ai tavoli, su due piani e con un dehors esterno adornato da vite canadese, adorabile e accogliente. Al bancone si possono ordinare grandi classici come la lasagna alla bolognese, il vitello tonnato, la pappa al pomodoro. Un grande classico che mantiene immutata la qualità è il Ribot di via Cremosano a due passi dall'ippodromo, e che prende infatti il nome dall'omonimo purosangue. Nel grande giardino interno sormontato da glicini e divertenti ombrelli colorati, si può degustare una delle migliore fiorentine di Milano, oltre alle migliori specialità della cucina toscana.
NUOVE TENDENZE
Solo verdure dell'orto, raccolte e portate a Milano: ecco la particolarità di Basement all'interno del Camperio House nel quartiere delle Cinque vie, posizionato nel cuore pulsante di Milano. Si può fare una ricca colazione o un pranzo salutare perché tutte le verdure, la frutta, l'olio e le uova provengono dalla tenuta biologica Olimagiò che la proprietà possiede in Versilia. Musica, tapas, cocktail: atmosfera esotica tra edere e palmizi al Canteen perfetto per un aperitivo con gli amici o per una cena a base di cucina fusion messicana, dove i burritos non sono uno street food ma diventano creazioni gourmet nei piatti degli ospiti con un grande giardino interno. Ha appena riaperto per la stagione Gud a City Life, progetto dello chef due stelle Michelin Stefano Cerveni: un luogo perfetto per un pranzo sano o per un aperitivo all'ombra delle torri più patinate di Milano. Spopola a Milano U Barba: cucina genovese con annessa bocciofila e cocktail curati dal bartender più famoso della città, Flavio Angiolillo. Si può cenare nel grande giardino interno tra gli olivi in zona Corso Lodi, degustando la pasta fresca di giornata, meglio se con il tradizionale pesto. Eventi teatrali dal vivo, mostre temporanee, concerti, serate a tema: al circolo culturale Arci Bellezza a due passi dal Parco Ravizza si balla dal liscio alle danze popolari, gustando piatti semplici ma di sostanza dall'osteria della gestione familiare. Sullo stesso stile la Balera dell'Ortica, in uno dei quartieri periferici di Milano est con specialità abruzzesi e romagnole e dove nessuno è esente da qualche passo di liscio, perchè la contaminazione di proposte e stili sembra essere il nuovo must dell'estate.
ELEGANTI
Aristocratico, fascinoso, di un'eleganza senza tempo: è il cortile interno del ristorante Seta all'interno del Mandarin Hotel, per una degustazione a 2 stelle Michelin a Montenapoleone. Ma anche il ristorante Bulgari, a qualche civico di distanza, propone un'incantevole giardino interno nella via privata che porta al ristorante firmato dal 3 stelle Michelin Niko Romito, per un'esperienza davvero fuori dal tempo e dalla città. Altro luogo del cuore è il giardino interno del ristorante Four Seasons di Milano, dove tra fiori e piante curate si apprezza il meglio della cucina dello chef Fabrizio Borraccino, che ha da poco sostituito lo stellato Vito Mollica. Indimenticabile l'atmosfera di Al Fresco dove lo chef Nicola Delfino porta tutto il buono e il rustico della campagna a due passi da via Savona, reinterpretando il classico con tecniche innovative. Fresca apertura per Particolare Milano in zona Porta Romana: un giardino interno di oltre 100 mq dove bere un cocktail o provare la cucina dello chef Andrea Cutillo, in una corte con tavolini che richiamano le antiche maioliche, contornati da piante e fiori. Una stella Michelin da Innocenti Evasioni, il cui nome ben descrive l'atmosfera del giardino zen che si trova all'interno del ristorante: una coccola della cucina gourmet dello chef Tommaso Arrigoni e un'atmosfera rilassata data da questo giardino interno dai toni asiatici in zona Portello. Altro giardino interno dove perdersi nell'affollata Tortona è Da Noi In all'interno dell'hotel di design ex fabbrica di profumi Magna Pars, da non perdere la cucina raffinata dello chef Giuseppe Postorino e l'esperienza al Liquidambar, lounge bar di forte impatto dove ogni due settimane vengono organizzati gli «Aperitivi Olfattivi» a base di 39 cocktail.
CASCINE E FUORIPORTA
A meno di 20 minuti da Milano si apre il mondo delle cascine, dei ristorantini rurali dall'atmosfera campestre. Bastano pochi chilometri per allontanarsi dalla Madonnina che il paesaggio cambia e così anche l'impiattamento: si bada meno all'estetica e più alla sostanza. È il caso dell'Antica Osteria La Rampina a San Donato Milanese, antica posta dei cavalli fino dal XVI secolo e oggi sede della confraternita dell'ossobuco, tra i must da provare. In cucina il giovane chef Luca Gagliardi, che porta avanti la tradizione di famiglia. Poco distante, a Melegnano, l'altra stazione di posta dei cavalli, Osteria del Portone, gestita dai giovanissimi Luca e Mara Daniotti: piatti della tradizione, tante nuove proposte, un giardino interno che sembra abbracciare tutta la piazza del castello e la più grande cantina di vini naturali della provincia, prima in Italia come numero di etichette.
Molto amato dai milanesi è lo storico I Cacciatori in località San Bovio: un bel giardino all'interno del castello di Longhignana, antica residenza di caccia della famiglia Borromeo e da oltre 80 anni gestito dalla stessa famiglia: belle sale rustiche e una veranda più attuale per gustare specialità legate alla tradizione, grigliate e qualche ricetta originale dei tempi dell'apertura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.