Oggi sciopero dei dipendenti comunali dei servizi informatici dalle 9 alle 13. A rischio i servizi online compresi quelli del settore Anagrafe. Lo stato di agitazione è stato indetto da tutte le sigle sindacali per protestare contro la riorganizzazione del settore servizi informatici e il rischio sempre più forte di esternalizzazione.
Dopo il tentativo di conciliazione presso la Prefettura di Milano del 7 febbraio scorso e il successivo incontro del 26 marzo, il Comune ha continuato a far finta di nulla rispetto alla richiesta di chiarimenti da parte delle organizzazioni sindacale. «Vani sono stati i tentativi di capire le reali intenzioni dell'amministrazione civica - spiega Marisa Pasina della Uil - a questo punto sono stati i lavoratori a chiedere di indire lo sciopero, un atto di forza a cui ci ha costretto la giunta Pisapia».
Dopo che il 3 aprile la riorganizzazione del settore è entrata nel vivo, le proteste degli impiegati sono aumentate. «Non pare affatto chiaro - prosegue Pasina - quale dovrà essere il ruolo di Atm e A2A a cui pare che il Comune voglia appaltare alcune servizi informatici. Nessuna analisi costi e benefici, nessun piano economico e vuoto totale per il ricorso a consulenze esterne. Poca chiarezza che rischia di minare ulteriormente la fiducia dei lavoratori nei confronti dei vertici di Palazzo Marino. Si parla di premiare le professionalità ma anche su questo punto il direttore del settore Guido Albertini procede senza alcun tipo di informazione. Qualcuno si è ritrovato estromesso dal proprio incarico dalla sera alla mattina per far posto ai soliti noti. E se qualcuno si lamenta c'è il rischio ritorsioni».
Questa volta anche la Cgil è scesa in campo a favore dello sciopero dopo che i suoi iscritti si erano lamentati dell'atteggiamento di esagerata disponibilità nei confronti dell'amministrazione comunale. Una situazione, quella del settore informatico, che dall'arrivo di Guido Albertini non brilla per efficienza visti i numerosi disguidi fin qui registrati: dal problema delle iscrizioni online alle scuola di infanzia e ai centri vacanze fino al sito opendata del Comune sulla cui gestione continuano ad aleggiare fantasmi di confusione e di scarsa trasparenza.
«Mi meraviglio del silenzio dell'assessore Chiara Bisconti, che ha sottratto dal fondo di produttività un milione di euro per creare nuove posizioni organizzative, un furto ai dipendenti a favore di chi non si sa», attacca Aldo Tritto del CSA. «Non ci sono state aperture verso i sindacati, con la mancanza di personale i servizi vengono aumentati a dismisura sfruttando i dipendenti. Spremuti come agrumi per farsi belli sui giornali».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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