"Shopping fino alle 22 e offerte promozionali per salvare il Natale"

Il segretario generale di Confcommercio: "Riaprire i negozi con orari prolungati"

"Shopping fino alle 22 e offerte promozionali per salvare il Natale"

Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, il professor Massimo Galli in tv ha dichiarato che «se vogliamo uscirne per Pasqua i regali dovrebbero essere acquistati esclusivamente su internet». Cosa ne pensa?

«Rispetto assolutamente il ruolo e valore dei virologi e del professor Galli, ma i medici facciano i medici e lascino i consigli imprenditoriali alle organizzazioni di rappresentanza. E invito ad evitare spot gratuiti ad Amazon quando le imprese faticano da febbraio e si adeguano ai protocolli».

Detto questo, è difficile immaginare una corsa ai regali tradizionale di questi tempi.

«Premetto che mi piacerebbe, in senso buono, parlare del problema della ressa nei negozi. Fatico a pensare a una folla quando il turismo è fermo, non ci sarà la solita clientela russa o americana, e con tanti in cassa integrazione la disponibilità economica sarà limitata. Ma le condizioni e le soluzioni possono cambiare se il governo permetterà di riaprire le attività alla scadenza dell'ultimo Dpcm».

Non sarebbe prematuro riaprire tutti i negozi il 4 dicembre?

«Intanto si continua a puntare il fucile contro negozi, bar e ristoranti ma non sono stati rilevati finora dei casi di focolaio. A giugno dopo il primo lockdown mi sentivo più sicuro in un centro commerciale che sui mezzi pubblici. Più si sposta la riapertura, meno tempo avranno i milanesi per fare acquisti, se lo shopping natalizio si deve concentrare in 4-5 giorni l'affollamento sarà inevitabile».

Qual è il vostro piano per salvare gli acquisti di Natale?

«Ribadisco, innanzitutto riaprire quanto prima. Le imprese del commercio e del turismo hanno già dato e continuano a dare, bisogna che riaprano presto in sicurezza adempiendo ai protocolli già in essere. E se c'è domanda i commercianti saranno disponibili ad allungare gli orari di apertura anche fino alle 22, per scaglionare meglio gli acquisti».

Potrebbero lanciare sconti speciali negli orari meno di punta per lo shopping?

«Ci sarebbe il rischio opposto di spostare troppa gente in quella fascia. Piuttosto normalmente a dicembre la merce viene venduta a prezzo pieno. Con la possibilità di ripartire il 4 dicembre, inviteremmo a fare da subito sconti e promozioni per evitare che i clienti acquistino nell'ultima settimana. Penso che i titolari ne avrebbero convenienza, con i negozi chiusi si è accumulata molta merce invenduta nei magazzini».

Anche i negozi di vicinato si sono riorganizzati on line per sopravvivere?

«Si stanno attivando, come Confcommercio abbiamo promosso un accordo con la piattaforma Nextdoor, per promuovere le consegne a domicilio da parte dei negozi di quartiere, e rilanceremo con il Comune la mappa delle consegne a casa. Queste chiusure portano un danno diretto ai negozi ma anche al mondo dei servizi, si pensi alle assicurazioni o alle professioni autonome, e il fronte immobiliare sta ricevendo una bordata».

Ci sono già ricadute sugli affitti?

«I titolari di affitti commerciali hanno dovuto contrattare al ribasso, inevitabile».

Un giudizio sui ristori del governo?

«Alle imprese chiuse dallo Stato servono risorse liquide ed immediate che non possono essere in media i 1.950 euro del Dl rilancio o i 4mila del Dl ristori».

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