Sergio Scalpelli, anima della lista Riformista candidata alle Comunali a sostegno del sindaco Beppe Sala, giornalista e manager, assessore ai Giovani e ai rapporti del consiglio comunale sotto la giunta Albertini sabato il corteo No Pass aveva concordato per la prima volta il percorso della manifestazione con la Questura, che non è stato rispettato con i manifestanti che cercavano di raggiungere mete improvvisate. È caduta così la maschera del corteo che dimostra di non avere tra i proprio obiettivi principali la contestazione del Gren pass.
«È già da qualche settimana che penso che queste manifestazione andrebbero vietate. Sono diventate assolutamente insopportabili per come tengono in scacco la città. A Milano, come nel resto del Paese, che si sta riprendendo grazie alla campagna vaccinale, vedere manifestazioni permanenti che impediscono ai commercianti, che sono stati chiusi per mesi, di lavorare e ai cittadini di andare in giro liberamente è intollerabile».
Un altro elemento che stride con le motivazioni No Pass è che, man mano che procedono i fermi e le denunce, emerge come la maggior parte degli estremisti arrivino da fuori Milano per partecipare, con intenti palesemente diversi dalle contestazioni dei Green Pass.
«Certamente, infatti sorprende a fronte di forze organizzate esterne, che convergono in città, l'atteggiamento così morbido della Questura. L'unica spiegazione è che si sia deciso di evitare in tutti i modi la guerriglia urbana. Appare chiaro ormai come ci sia all'interno del movimento un'alleanza rosso-bruna, ovvero di estremisti di sinistra e di destra, che dev'essere stroncata. C'è una forte contraddizione qui: l'oggetto della manifestazione rientra in un ambito di discussione e confronto sulla libertà, ma gli stessi manifestanti sono i primi a violare le libertà altrui».
Quindi se la manifestazione No Pass è in contraddizione con la libertà che invoca...
«Allora va impedita! Io ho 60 anni e mi ricordo benissimo i sabati rossi a Milano negli anni Settanta che si concludevano spesso con una minoranza di estremisti di sinistra che si scontravano con la polizia. Ecco: non si capisce perchè questa minoranza non venga isolata».
Se l'interesse autentico dei manifestanti fosse il Green Pass allora si potrebbero anche accontentare di un presidio fisso per esprimere il proprio dissenso, m non sembra che sia così...
«Appunto. È evidente che se per quindici sabato di seguito i manifestanti scorrazzano per la città, il loro obiettivo non è far sentire la propria voce. Quindi...».
Quindi?
«Io credo che si dovrebbe organizzare un'operazione bipartisan sotto lo slogan Per la libertà in cui la cittadinanza si
riunisce per un'ora in piazza Duomo per far capire che la libertà del singolo finisce dove inizia quella degli altri. Bisogna far sentire alla minoranza che calpesta la libertà di tutti che è il momento di farla finita».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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