L'abbraccio di Milano alla senatrice Segre

La manifestazione “L’odio non ha futuro” da piazza Mercanti a piazza della Scala. Consegnata alla senatrice la fascia tricolore

L'abbraccio di Milano alla senatrice Segre

Seicento i sindaci di tutta Italia che questo pomeriggio si sono dati appuntamento a Milano per la marcia “L’odio non ha futuro”, in sostegno della senatrice Liliana Segre, sotto scorta a causa delle tante minacce antisemite ricevute. In prima fila i sindaci Beppe Sala, Leoluca Orlando, Giorgio Gori e Antonio Decaro. Al termine della manifestazione la senatrice a vita ha detto: “C'è una grande musica in questa piazza, il tempio della musica oggi è all'aperto. Siamo qui per parlare di amore e non di odio. Lasciamo l'odio agli anonimi della tastiera”. Si è poi rivolta ai primi cittadini, ringraziandoli della loro presenza e di aver lasciato il loro lavoro per partecipare all’incontro. Il loro impegno, come ha sottolineato la Segre, può essere decisivo per la trasmissione della memoria. Ha poi aggiunto “stasera non c'è indifferenza, ma c'è un'atmosfera di festa, cancelliamo tutti le parole odio e indifferenza e abbracciamoci in una catena umana che trovi empatia e amore nel profondo del nostro essere”. La marcia è stata organizzata dal Comune di Milano, assieme all'Associazione Nazionale Comuni Italiani, alle Autonomie Locali Italiane e all’Unione Province Italiane.

I sindaci uniti al fianco della senatrice

La manifestazione dei seicento sindaci ha attraversato il centro del capoluogo milanese per poi terminare in piazza della Scala, dove ha incoronato la senatrice simbolo della battaglia contro l’antisemitismo e l’odio e, come sottolineato da lei stessa, contro tutto l’odio razziale. Molti, moltissimi coloro che hanno voluto camminare al fianco di Liliana Segre, sopravvissuta al campo di sterminio nazista di Auschwitz che, assediata dalla folla, ha raggiunto il corteo. Ha poi camminato scortata dai sindaci di Milano e Pesaro, Giuseppe Sala e Matteo Ricci, con le persone schierate ai lati della Galleria che urlavano il suo nome e applaudivano. “A noi il gesto, a lei le parole, e le parole di Liliana sono sempre le parole giuste” ha detto il primo cittadino milanese spiegando che nessun sindaco avrebbe parlato dal palco, solo la senatrice.

La consegna della fascia tricolore

Quando il presidente di Anci le ha consegnato la fascia tricolore, la folla presente ha intonato l’Inno d’Italia. Liliana Segre ha parlato dal palco della Scala e la piazza ha osservato un minuto di silenzio.

Il sindaco di Bari, Antonio De Caro, ha così spiegato ai giornalisti il senso della marcia: “Tutti i sindaci indipendentemente dal colore politico sono arrivati da tutta Italia per dimostrare l'affetto nei confronti di Liliana Segre. Con la fascia tricolore che tiene insieme le nostre comunità ma anche il Paese”.

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