Il teatro da sempre è un mezzo che la società usa per raccontare se stessa. Lo sanno bene MTM-Manifatture Teatrali Milanesi, nate nel 2015 unendo il teatro Litta di corso Magenta 24 e «Quelli di Grock», ovvero il teatro Leonardo in via Ampere 1. Mtm ha fatto dell'attualità il suo punto di partenza per le scelte degli spettacoli della stagione 2018-19. Non a caso il Litta apre la stagione dal 28 al 30 settembre e dal 5 al 7 ottobre con «Hors», festival per investire sulle compagnie under 35 alla Cavallerizza, uno dei cortili di Palazzo Litta in cui si svolgono le giornate, avvolta dalla colonna sonora House of the Rising Sun, un luogo che i curatori Stefano Cordella e Filippo Renda offrono ai gruppi prescelti per i propri lavori.
Sulla stessa linea «Apache», appuntamento per dare spazio alle espressioni di contaminazione tra i linguaggi: tema della V edizione è la ricerca sulla relazione tra suono e performance. Nel novembre 2018 e a marzo 2019 gli artisti scelti per una settimana hanno a disposizione ancora la Cavallerizza proporre workshop e presentare i propri lavori. Un progetto di performance è stato ideato da Antonio Syxsty per tutto Palazzo Litta, previsto per primavera 2019: Rooms for Secrets è un'installazione in 5 stanze per raccontare altrettanti segreti ai gruppi ristretti di 30 visitatori. Anche la prosa al Litta parla di oggi con drammaturgie nuove o rilette in senso attuale: come L'insonne (16-28 ottobre), per la regia di Claudio Autelli, spettacolo che nasce dal desiderio di restituire scenicamente la potenza della scrittura di Agota Kristof, la scrittrice ungherese che ha lasciato il suo Paese durante la rivoluzione antisovietica. Dal 6 all'11 novembre in prima nazionale troviamo Così è (forse), rilettura delle tematiche pirandelliane di apparenza e verità scritta da Giulia Lombezzi. Non siamo in una casa, ma in un museo d'arte contemporanea a un vernissage per presentare una giovane performer, e i personaggi sono il curatore, il critico, la giornalista e il pubblico/coro.
Dal 5 al 10 febbraio il Teatro della Tosse di Genova porta al Litta Andy Wharol superstar che indaga la biografia intima della star americana mettendola a confronto con quella ufficiale. Tra il Don Chisciotte riscritto, diretto e interpretato da Corrado D'Elia al Leonardo dal 27 novembre al 2 dicembre, L'avaro di Molière di «Quelli di Grock» dall'11 al 23 dicembre e dall'8 al 13 gennaio o il monologo di Giacomo Poretti che esce dal trio con Aldo e Giovanni per portare al Leonardo Fare un'anima (15-25 novembre) su un «organo», l'anima, che in medicina non esiste ma di cui da millenni gli uomini parlano.
A completare il quadro gli attori inesauribili di Contenuti zero varietà in diverse date in scena da gennaio ad aprile: sulla struttura del grande varietà si costruisce uno spettacolo che alterna pezzi cominci, momenti corali e numeri musicali, con una satira feroce dei tempi che corrono.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.