Traffico di esseri umani: 10 arresti nel capoluogo lombardo

I provvedimenti di custodia cautelare sono stati emessi nei confronti di sei camerunensi e quattro afgani

Traffico di esseri umani: 10 arresti nel capoluogo lombardo

Sgominato nel Nord Italia traffico di esseri umani. La Polizia di Milano, coordinata dalla Procura della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia, nell'ambito di indagini nei confronti di soggetti stranieri appartenenti a due diverse associazioni per delinquere finalizzate al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ha eseguito due provvedimenti di custodia cautelare in carcere che sono stati emessi nei confronti di dieci persone, sei delle quali di origini camerunensi e quattro invece di origini afgane.

Diretti soprattutto in Francia

Gli agenti hanno documentato i legami associativi di alcuni individui presenti sul territorio milanese, di nazionalità camerunense e afgana, che facevano parte di nuclei specializzati nel trasferimento via terra di migranti provenienti soprattutto dalla zona centrale dell'Africa o dall'Afghanistan. L'indagine ha inoltre evidenziato come questi, in ingresso e/o in uscita dall’Italia verso l'Europa, fossero diretti in particolare verso la Francia e altri paesi di lingua francofona, aggirando le regole in vigore riguardanti la mobilità degli stranieri. L'indagine ha inoltre consentito di ricostruire in modo dettagliato ben 29 viaggi con la precisa individuazione sia delle modalità di svolgimento dei trasporti che della condotta degli autori delle condotte illecite che si sono occupati di tutto l'aspetto organizzativo dei viaggi oltre il confine del nostro Paese, dal momento in cui venivano ricevute le richieste dei vari migranti, e di altri trafficanti, al momento dell’attraversamento della frontiera.

500 euro per ogni migrante

Con l’obiettivo di poter aumentare l’affare criminale, gli indagati hanno lavorato in sincrono per individuare eventuali appartamenti da poter affittare e dove in seguito ospitare i clandestini in attesa del giorno della partenza. Gli indagati hanno anche programmato i viaggi con una continua e precisa ricerca di disponibilità sui vari portali internet della mobilità condivisa, cercando gli itinerari più idonei così da evitare di incappare in eventuali controlli da parte delle Forze dell'Ordine. Ma non solo, le persone che sono state fermate in data odierna si erano anche attivate per riuscire a recuperare documenti di identità validi per l'espatrio da consegnare ai clandestini, in modo da poter raggirare i vettori completamente all’oscuro del traffico in corso.

Ovviamente tutto questo lavoro veniva svolto dietro considerevoli compensi, si parla di circa 500 euro per ogni passaggio oltre le frontiere italiane. L’indagine in questione ha richiesto sorveglianza dinamica, intercettazioni telefoniche, analisi dei dati di traffico telefonico riferiti ai soggetti indagati.

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