Tredici minuti di applausi per la Madama Butterfly

Un vero riscatto per l'opera di Puccini, che quando fu eseguita per la prima assoluta nel 1904 fu sonoramente fischiata

Tredici minuti di applausi per la Madama Butterfly

Tredici minuti di applausi per la Madama Butterfly, l'opera che ha inaugurato la stagione scaligera. Un vero riscatto per l'opera di Puccini, che quando fu eseguita per la prima assoluta nel 1904 fu sonoramente fischiata. Applausi per tutti i protagonisti, anche per il direttore Riccardo Chailly che ha voluto riportare in scena l'originale. "Ho voluto seguire la volontà di Puccini - ha spiegato Chailly prima di entrare in scena -. E' stata una decisione importante e certamente interessante, ma anche doverosa nei confronti dello stesso Puccini", che torna alla Scala dopo più di 30 anni, "l'ultima volta fu la Turandot nel 1983". Stasera il regista lettone Alvis Hermanis ha firmato un allestimento dalle suggestioni esotiche, ispirandosi al teatro kabuki e all'iconografia giapponese. Grandi applausi, tra gli altri, per la soprano uruguayana Maria José Siri che ha debuttato nel ruolo della sfortunata protagonista.

Una "rivincita per Puccini che dimostra la sua grandezza". Così il direttore Riccardo Chailly commenta la prima della Scala che ha visto in scena Madama Butterfly, l'opera originale che nel 1904 fu aspramente criticata. Chailly ringrazia tutti: "sono molto soddisfatto e appagato della qualità del casting, della scenografia e della musica. E un'inaugurazione che mi ha dato soddisfazione. Puccini è un autore imprescindibile nella storia della Scala e con 104 anni di ritardo stasera gli viene riconosciuto il valore della Butterfly".

"Questa Butterfly è stata veramente molto bella" e la versione originale scelta da Riccardo Chailly per la Prima della Scala "ha una verità e una crudezza anche nel testo e nel libretto che rende ancora di più da drammaticità del personaggio di Cho Cho San, la sua fragilità, il suo credere in un amore quando invece Pinkerton dice che è un giocattolo".

Lo ha detto il ballerino Roberto Bolle al termine della Prima della Scala. "È tutto molto crudo e rimane ancor più coinvolgente e drammatico - ha aggiunto Bolle -. Opera emozionante, molto più di altre opere. Per me è stata una rivelazione questa versione questa sera".

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